Mangia al ristorante col figlioletto: quando legge lo scontrino resta scioccata

Qualcosa non tornava...

Lo scontrino del bar in centro a Louvain

Lo scontrino del bar in centro a Louvain

15 Aprile 2015 – Si siede al tavolino col figlio di due mesi in braccio. Vuole mangiare un boccone, una cosa veloce prima di rincasare. Chiede cortesemente se sia possibile scaldare il biberon con il latte per il piccolo. “Ma certo signora, nessun problema”, le risponde il cameriere. Quando le arriva il conto, qualcosa le salta all'occhio. Sono segnati 50 centesimi che non riesce a collegare al suo pasto. Un'inezia, per carità, ma quella voce 'elettricità' la lascia perplessa. Pochi secondi e realizza: le hanno messo in conto l'energia consumata per scaldare il biberon del bambino. Accade in Belgio, pochi giorni fa, in una brasserie della piazza centrale di Louvain. 

Come riporta un quotidiano locale, la donna non ha battuto ciglio. Ha conciliato, è tornata a casa e ha diffuso su Twitter la foto dello scontrino, da cui si evince la voce in questione: è l'ultima, inequivocabile anche se scritta in fiammingo. Il locale, a quanto si apprende, ha preferito non commentare la vicenda. Ci ha pensato la Rete: l'hashtag col nome del caffé rimbalza da giorni in mezza Europa. Chi gestisce un esercizio nel settore della ristorazione può far pagare una certa cifra per questo genere di servizi. Ma deve comunicare al cliente che glielo metterà in fattura. Di solito, però, si chiede qualcosa per l'utilizzo della toilette, non per scaldare il biberon di un bimbo di due mesi. Nel frattempo, il café di Louvain un primato l'ha già ottenuto: su Twitter è stato ribattezzato il locale “più taccagno d'Europa”.