Lo scatto necessario

L’ alternanza tra scuola e lavoro è uno dei punti programmatici qualificanti e innovativi della riforma del sistema formativo di GIULIANO CAZZOLA

L’ alternanza tra scuola e lavoro è uno dei punti programmatici qualificanti e innovativi della riforma del sistema formativo. Ed è paradossalmente uno degli obiettivi preferiti della contestazione sindacale tanto da essere oggetto della raccolta di firme per un referendum abrogativo. Eppure l’Italia è agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda le opportunità offerte ai giovani di svolgere esperienze lavorative durante il periodo di formazione scolastica. L’alternanza tra scuola e lavoro non vuole dire, infatti, avere la possibilità di svolgere dei «lavoretti», magari retribuiti con i voucher, ma essere inseriti in processi produttivi coerenti con i percorsi di studio. Magari nella prospettiva di uno sbocco lavorativo «addestrato» una volta acquisito il titolo di studio. Buone pratiche esistono, spesso per iniziativa di realtà locali che non riescono ancora a fare rete. Perché queste proposte abbiano vita e vitalità è essenziale il ruolo giocato dalla comunicazione. 

L’economia comportamentale ha dimostrato che i fenomeni economici non rispondono esclusivamente a un freddo spirito di razionalità, ma che, essendo appunto fenomeni umani, vanno visti nell’insieme dei comportamenti delle persone che come sappiamo non sono fatte di razionalità pura. Perché si inneschi una reazione positiva all’interno di un sistema è quindi necessario generare fiducia ed entusiasmo. Diversamente da adesso, dove i talk show vanno alla ricerca di ogni possibile caso disperato, bisogna che vi siano esempi positivi, che si possa vedere come si fa e dimostrare che è stato fatto e che si può fare. Così nasce lo spirito di sfida nelle persone e la fiducia in quello che fanno. Di conseguenza, occorre far conoscere tutto ciò alla gente in generale, per suscitare interesse e fornire un messaggio indiretto a tutti i giovani affinché non perdano il coraggio, vedendo esempi di persone come loro che possono farcela. Il fatto che esistano organizzazioni e strutture pubbliche e private in grado di aiutarli e che questo sia reso noto ed apprezzato li aiuta a mettersi in gioco. Perciò è essenziale che giornali e tv (sia quella commerciale che quella pubblica) divulghino esempi positivi, facciano conoscere le storie di chi ha avuto un’idea, di chi ha avuto successo, di chi ha vinto. 

di GIULIANO CAZZOLA