Martedì 16 Aprile 2024

Brindisi, arrestato per corruzione il sindaco Consales

Il primo cittadino è stato arrestato con le accuse di corruzione e abuso di ufficio nell'ambito di un'indagine relativa alla gestione dei rifiuti.

Sindaco di Brindisi Cosimo Consales

Sindaco di Brindisi Cosimo Consales

Brindisi, 6 febbraio 2016 - Abuso d'ufficio, corruzione, concussione e truffa. Sono queste le accuse in concorso con cui sono stati arrestati, dalla polizia il sindaco di Brindisi Cosimo Consales, un imprenditore e un commercialista, nell'ambito di un'indagine relativa alla gestione dei rifiuti. Per il primo cittadino e il commercialista sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre per l'imprenditore il Gip ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Eletto a maggio del 2012 con il centrosinistra, Consales a novembre del 2013 si era autosospeso dal Pd in seguito a un'indagine sull'affidamento del servizio di comunicazione istituzionale e della rassegna stampa. Il commercialista finito ai domiciliari oltre al sindaco è Massimo Vergara. Gli agenti della Digos hanno inoltre portato in carcere l'imprenditore Luca Screti, amministratore della 'Nubile srl', l'azienda incaricata dal comune di Brindisi per il trattamento, biostabilizzazione e produzione di Cdr e Css dai rifiuti urbani.

EMILIANO: IL PD LO AVEVA SFIDUCIATO - "Il Pd Puglia aveva ritirato da mesi fiducia al sindaco di Brindisi proprio a causa delle inefficienze e irregolarità nel ciclo dei rifiuti". Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia e segretario regionale del Pd, commenta così in un tweet l'arresto del sindaco di Brindisi. "Ringrazio commissario Pd di Brindisi Sandra Antonica per opera di ripristino della legalità che ha condotto in questi mesi di duro lavoro". È un altro commento alla vicenda affidato a Twitter da Michele Emiliano. 

FI, VITALI: NOI GARANTISTI - "Siamo garantisti fino alla fine, senza usare due pesi e due misure a seconda dei protagonisti delle vicende giudiziarie. E lo siamo anche per quella che ha travolto il sindaco di Brindisi Consales. Resta fermo, però, il giudizio fortemente negativo che esprimiamo sul suo operato amministrativo e politico. Brindisi merita un governo in grado di rilanciarla e trainare tutto il territorio provinciale. Una mission a cui Consales e il centrosinistra non hanno saputo adempiere, omettendo di offrire ogni risposta concreta ai bisogni della comunità brindisina". Lo dichiara il coordinatore regionale di Forza Italia, Luigi Vitali. 

SECONDO SINDACO ARRESTATO IN 13 ANNI  - Per Brindisi è la seconda volta in cui un sindaco in carica viene arrestato. Prima di Consales, che ha ottenuto i domiciliari, toccò a Giovanni Antonino nell'ottobre del 2003. Antonino era stato da poco rieletto e dopo un ribaltone si trovava al vertice di una coalizione di centrosinistra. Fu arrestato a Roma e condotto in carcere. Anche all'epoca le accuse contestate furono di corruzione, concussione e truffa. Il processo che seguì fu ribattezzato la 'Tangentopoli brindisina'. Si concluse con il patteggiamento a tre anni e sei mesi di reclusione che Antonino scontò in parte in carcere. Anche all'epoca a condurre le indagini fu il pm Giuseppe De Nozza, insieme al pm Adele Ferraro.