Giovedì 25 Aprile 2024

Il quartiere dei palazzi zombie: mostri di cemento in abbandono

Pieve Emanuele (Milano), alle Rose uno scempio lingo 30 anni Invia le tue segnalazioni a: [email protected]

Sotto inchiesta Qn

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Massimiliano Saggese PIEVE EMANUELE (Milano), 22 luglio 2014 - UN QUARTIERE che da oltre trent’anni vive nel degrado figlio degli scempi edilizi dei primi anni ’80, attende ancora un recupero cominciato nel 2005 che non terminerà prima del 2022, a essere ottimisti. Siamo al quartiere delle Rose, a Pieve Emanuele alle porte di Milano, nato in quegli anni come Centro direzionale in previsione del futuro Polo fieristico che doveva sorgere a Lacchiarella e poi realizzato a Rho-Pero e dell’Interporto merci (progetto naufragato agli inizi degli anni Novanta).  Otto palazzoni-ufficio alti nove piani, quattro di due, completamente finiti e praticamente mai utilizzati se non in minima parte, e alle spalle alloggi residenziali di servitù.  A costruire, Salvatore Ligresti, che in quegli anni era il re dell’edilizia di tutto il sud Milano e proprio a Pieve Emanuele per conto di enti pubblici (Enpam, ente nazionale previdenza assistenza medici, in testa) e con denaro pubblico, ha realizzato via dei Pini, una delle strade d’Italia a più alta densità abitativa dove sono stati costruiti cinque edifici capaci ognuno di ospitare trecento famiglie (in totale 4mila residenti), un residence da 2000 appartamenti e un hotel da 300 stanze, tutto in meno di un chilometro.

NEL 2003 parte la progettazione della riqualificazione del quartiere delle Rose dopo la provocazione dell’allora vicesindaco Raffaele Vampa che, sollecitato dalle proteste dei cittadini, minacciò di demolire il Centro Direzionale allora di proprietà Enpam. I palazzoni erano stati depredati da bande di ladri di metalli che li avevano spogliati di infissi, impianti elettrici e di condizionamento e riscaldamento, lasciando solo gli scheletri.  Nel 2005 in Regione Lombardia, alla presenza dell’allora assessore regionale Cattaneo e degli amministratori comunali, viene presentato il progetto di riqualificazione del quartiere delle Rose. Una maxi operazione da ottanta milioni di euro che vede protagonista Aler e Infrastrutture Lombarde. Un progetto che prevede la realizzazione di una stazione ferroviaria, l’acquisizione del patrimonio immobiliare Enpam presente sul territorio, la demolizione dei palazzi-ufficio del Centro Direzionale, e la realizzazione di un nuovo quartiere residenziale di settecento alloggi trecento dei quali popolari con l’annessa area commerciale e servizi realizzata a scavalco della provinciale Vigentina per collegare il quartiere delle Rose con il resto della città. 

TERMINE dell’opera 2015, data che non sarà rispettata. Per quanto riguarda la stazione ferroviaria, a oggi è stata realizzata solo una fermata che tra l’altro da cronoprogramma doveva essere pronta nel 2008 e che invece è stata inaugurata lo scorso anno. Per quanto riguarda i palazzi-ufficio, per ora è stata completata solo la fase di demolizione. Non è ancora nota la data di partenza dei lavori per la realizzazione degli alloggi.