L'intervento di Gianni Morandi: "Il cuore e l’anima"

Il cantante direttore per un giorno nell'ambito delle iniziative per i 130 anni del nostro giornale di Gianni Morandi

Gianni Morandi (foto Schicchi)

Gianni Morandi (foto Schicchi)

Bologna, 25 febbraio 2015 - Quando rifletto sull’anima racchiusa nella mia città, Bologna, penso al rapporto che mi legava a Lucio Dalla (video). Quando eravamo sul palco insieme o l’ultima volta, quando andai a casa sua per convincerlo a venire al Sanremo che conducevo, litigavamo, alzavamo la voce, ci prendevamo in giro, scherzavamo, ci sfottevamo. Era una vera amicizia e ogni cosa che facevamo e ci dicevamo, era fatta o detta con il cuore.

Ecco, Bologna, la mia città, è una città che ha un cuore grande così. Una città dove esistono tante realtà di volontariato, dove magari si litiga e si alza anche la voce ma sempre bonariamente e dopo si va a bere qualcosa assieme.

Questa è una città da serie A – e vedrete, anche nel calcio tornerà in A – che deve proiettarsi sempre più verso il futuro. Lo vedo tutti i giorni: aumentano i turisti stranieri grazie al ruolo sempre più forte dell’aeroporto. E aumentano gli stimoli culturali (ne parlavo proprio l’altro giorno con Ivano Dionigi, rettore dell’Università occidentale più antica del mondo): penso alla bellissima mostra Da Cimabue a Morandi aperta a Palazzo Fava che raccoglie tantissimi capolavori che raccontano proprio quello che siamo stati nel campo dell’arte. Bologna e l’Emilia Romagna sono motori trainanti dell’intero Paese e lo devono essere sempre di più.

Nei primissimi giorni di marzo tornerò a casa di Lucio, in via D’Azeglio, assieme a tanti altri amici per ricordarlo nell’anniversario della scomparsa. Non so ancora cosa farò. Forse canterò una canzone accompagnandomi con la chitarra o semplicemente racconterò qualcosa o appoggerò le mani sui tasti del suo pianoforte... perché non mi rendo ancora conto che non c’è più. Qualsiasi cosa deciderò di fare, la farò con il cuore. Perché questa terra ha un cuore grande e non lo dobbiamo dimenticare.

di Gianni Morandi

 

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