Terremotati, una grande famiglia: dall'Emilia gli aiuti per il centro Italia

Tante iniziative nel cratere per sostenere gli sfollati dell’ultimo sisma

Le visite solidali a una chiesa inagibile di San Felice

Le visite solidali a una chiesa inagibile di San Felice

Modena, 29 maggio 2017 - Nell'Emilia colpita dal sisma del 2012, tanto è stato fatto ma ci sono ferite ancora aperte. Tuttavia, quando l’anno scorso il Centro Italia è stato scosso dai terremoti, gli emiliani non si sono tirati indietro e memori della tanta solidarietà ricevuta, hanno voluto restituirne un po’ ai ‘colleghi’ attraverso varie iniziative. Idee semplici, complesse, molte divertenti: un modo per trasmettere l’energia necessaria a ripartire a chi ha avuto la medesima sfortuna.

A Quarantoli, frazione di Mirandola, il noto coiffeur Moreno Gozzi, 47 anni, ha donato l’incasso di una giornata di lavoro al collega 28enne Flavio Recchi di Monteleone di Spoleto, in provincia di Perugia. L’idea era partita dal giornalista Antonio Pignatiello che, mentre si faceva tagliare i capelli da Gozzi, chiese di allearsi e fare qualcosa per un parrucchiere del Centro Italia terremotato. Con l’aiuto di Confesercenti Foligno e del sindaco di Cascia, Gozzi ha contattato il collega Recchi che con l’incasso ha avuto un aiuto per riaprire il negozio danneggiato.

A San Felice, invece, la solidarietà al Centro Italia arriva dalla fotografa Mariarosa Bellodi che, in collaborazione con il Comune, la Diocesi e il volontariato, ha organizzato visite guidate all’interno della chiesa inagibile di San Felice Vescovo Martire che si sono svolte il 21, 27 e 28 maggio. Oltre a mostrare alla comunità l’interno della chiesa, è stata lanciata una raccolta fondi per il comune di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. I visitatori potevano fare un’offerta libera, acquistare la tazza disegnata per l’occasione dal vignettista Fabio Vettori con i simboli di San Felice, o partecipare agli eventi conviviali collaterali. L’8 giugno da San Felice partirà la staffetta ciclo-podistica di 446 chilometri che, due giorni dopo, arriverà ad Arquata per consegnare l’incasso.

La staffetta podistica organizzata per raccogliere fondi
La staffetta podistica organizzata per raccogliere fondi

Trecento quelli arrivati al traguardo al centro sportivo di Crevalcore, accolti da tanti bambini, dalle autorità locali e dal sindaco di Amandola. Per l’occasione, ai gruppi podistici partecipanti è stato consegnato un trofeo, mentre la crevalcorese Franca Chiericati ha ricamato una bandiera con il logo della manifestazione che è stata consegnata a Carpi, città che il prossimo anno ospiterà l’arrivo della staffetta.