Terremoto, a Cento la ricostruzione procede a ritmo serrato

In tutti i comuni del ferrarese colpiti dal terremoto i lavori di recupero sono a buon punto

Cento, Piazza del Guercino dopo le scosse (Foto Businesspress)

Cento, Piazza del Guercino dopo le scosse (Foto Businesspress)

Cento (Ferrara), 29 maggio 2017 -  Rintocchi della campana sulla torre dell’orologio di Palazzo del Governatore di Cento, lo scorso 20 maggio hanno celebrato le vittime del sisma che cinque anni fa ha colpito l’Emilia. Ma quella campana, che dal 2012 era silenziosa, ha avuto anche un significato di rinascita. Le ferite lasciate dalle terribili scosse che hanno sorpreso il territorio ferrarese sono ancora ben visibili su chiese, palazzi e case, ma il continuo fiorire di gru che svettano in cielo è un segnale confortante della ricostruzione che sta procedendo a ritmo serrato per restituire quella ‘normalità’ che è diventata l’obiettivo da perseguire ogni giorno, anche con piccoli interventi. 

Cento, la toccante cerimonia in ricordo delle vittime del terremoto del 2012
Cento, la toccante cerimonia in ricordo delle vittime del terremoto del 2012
Nella città del Guercino, una delle realtà più colpite dal secondo terremoto del 29 maggio, fervono i lavori sulla Collegiata di San Biagio (la chiesa principale della città) che, di settimana in settimana, sta vedendo sparire puntelli, transenne, ponteggi, doloroso cilicio che circonda ancora diversi edifici. Poi, ci sono i progetti che il Comune sta mettendo in campo per il recupero dello storico teatro ‘Giuseppe Borgatti’, per riaprire quanto prima le scuole ‘Pascoli’, affinché le aule tornino a riempirsi delle voci dei bambini, e per far tornare le opere del celebre artista centese, il Guercino, nella Pinacoteca civica che sarà ammodernata per meglio ospitare i turisti. 

La strada è ancora in salita, ma la voglia di spingere sui pedali della rinascita c’è tutta. In questo lustro, molta attenzione è stata dedicata alle scuole con l’apertura di nuove strutture come quelle di Corporeno, Reno Centese, XII Morelli e quella di Casumaro, donata dall’Associazione nazionale alpini che hanno lavorato giorno e notte per realizzarla. E c’è già un progetto per un nuovo istituto a Renazzo.

I segnali della ricostruzione sono ben visibili anche nei comuni vicini. A Terre del Reno, stanno progressivamente partendo i cantieri sulla chiesa di Sant’Agostino e, presto, si metterà mano anche ad altri progetti per ridare vita ad una località, resa tristemente celebre dal Municipio squarciato e poi abbattuto. E anche qui, una delle priorità è stata la realizzazione di una nuova scuola, grazie al contributo di Qn-Il Resto del Carlino, Mediafriends e l’associazione RiLaquila.

La ricostruzione sta prendendo corpo anche a Mirabello, Vigarano Mainarda, Poggio Renatico, Bondeno, tutte realtà che stanno tornando a vivere.

Come Ferrara che, nei giorni scorsi, ha svelato numeri importanti, come gli oltre 112 milioni sinora investiti per la ricostruzione nella città estense e l’obiettivo di uscire dal cratere sismico da qui al 2019. C’è ancora molto da fare, dunque, ma il traguardo si comincia a vedere.