Servizio multiprofessionale a domicilio: welfare di condominio.

Assistenza a 360 gradi con Società Dolce-Asppi

Speciale riforma condominio

Speciale riforma condominio

In principio era la badante di condominio. Ora si parla di un vero e proprio «welfare condominiale»: un pacchetto di servizi integrati erogati a persone che necessitano di cure e assistenza in un contesto familiare come il condominio. È con questo obiettivo che, nel 2015, la cooperativa sociale Società Dolce ha coinvolto l’Asppi Bologna nel progetto ‘Assistiamo’, un servizio multiprofessionale privato di assistenza e cura che, con 10mila interventi annui già attuati, «rappresenta una riuscita esperienza di assistenza condivisa, tra la cooperativa e altre realtà», spiega Sara Saltarelli, responsabile Area Sede Assistenza alla Persona della Società Dolce. Il welfare condominiale – che trova un nuovo potenziale bacino di utenza nei 12mila iscritti all’Asppi – «vedrà in campo un nostro referente esperto di assistenza socio sanitaria, con il compito di leggere i bisogni e individuare

i luoghi d’intervento», spiega la Saltarelli. Sarà questa figura, chiamata case manager, «a essere il punto di riferimento unico per le famiglie che partecipano al progetto».

Si tratta, secondo lo schema già collaudato di ‘Assistiamo’, di un’assistenza su misura che coinvolge un team di professionisti specializzati in più settori – fra i quali il pool di artigiani Asppi di Artigiano Amico – per consentire interventi qualificati. Si va dall’assistenza con badanti qualificate agli esami clinici a domicilio; da pasti pronti e farmaci consegnati a casa all’assistenza nella gestione degli animali domestici; dal disbrigo di pratiche burocratiche a interventi di manutenzione, a traslochi.

Con il welfare condominiale, commenta la Saltarelli, «vogliamo rilanciare la proposta di assistenza a 360° al nucleo più vicino alla famiglia: cioè il condominio, come luogo di socialità, condivisone e di solidarietà». Il servizio «permette un’economia, ma anche un monitoraggio e una valutazione sull’efficacia» degli interventi, «con la capacità di proporre nuove soluzioni e, in prospettiva, estenderle all’intera comunità». Fino a qualche anno fa, il 90% del volume di affari della Società Dolce era legato alla pubblica amministrazione. Negli ultimi dieci anni, anche a causa dei continui tagli subiti dal pubblico, «ci siamo rivolti al libero mercato, sfruttando le competenze e la professionalità del nostro capitale umano». Prima nell’ambito educativo, cui si è aggiunto quello delle non autosufficienze. Al servizio ‘Assistiamo’ – attivo 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno – si accede chiamando il numero verde 800-637073 (dal lunedì al sabato, ore 8-20; la domenica 8-12). In relazione alle esigenze che verranno riscontrate dopo la visita di valutazione – e in base alle condizioni sanitarie, abitative e di autosufficienza della persona da prendere in carico – «il coordinatore del servizio potrà individuare gli strumenti, servizi, ausili per rendere più efficace il percorso assistenziale». E, dopo averli condivisi con l’assistito e la sua famiglia, «metterli agevolmente in atto grazie alle competenze e specificità dei partner coinvolti nel progetto».

La qualità dei servizi offerti, assicura ancora la Saltarelli, «è garantita dall’osservanza di un rigoroso codice etico da parte di tutti i nostri partner»: Umana, Clinicadomicilio, Camst, Ottobock, Giovani nel Tempo, Asppi e Artigiano Amico, oltre alle Farmacie comunali.

La domanda di aiuto, di solidarietà, di socialità, di condivisione, è la domanda che cresce di più nelle società occidentali. «Quello che un tempo facevano i figli, i nonni e lo Stato, oggi si è significativamente ridotto – commenta la Saltarelli – e la solitudine, l’esclusione, ma anche l’impoverimento economico, riempiono gli ambiti di bisogno dei più fragili e a rischio: disabili, anziani, persone non autosufficienti, famiglie monogenitoriali».

La cooperazione «offre risposte che partono dal basso, dalla società civile, dai valori di solidarietà, legalità ed etica. I lavoratori delle cooperative sociali sono sul territorio, ne fanno parte, capaci di raccogliere e riportare i mutamenti dei bisogni».