Villa Ficana: Ecomuseo delle case di terra

Villa Ficana: Ecomuseo delle case di terra

Villa Ficana: Ecomuseo delle case di terra

Abitazioni che parlano del tempo passato, della cultura contadina da cui sono nate: per proteggerle e valorizzarle a Villa Ficana, borgo di case in terra e paglia, adagiato su un pendio collinare della periferia di Macerata, è nato un Ecomuseo. Toponimo antico, Ficana, forse etrusco, diffuso su tutta la penisola italica, ed attestato a Macerata dal catasto del 1268, dove si nomina il borgo detto “la ficana” costituito da casette in terra cruda, diffuse nel territorio tanto che lo storico Foglietti ci informa che “la distruzione di un atterrato comportava a Macerata la multa di cento soldi, oltre il risarcimento del danno” (Foglietti, 1885).

La crescita economica ed urbanistica della città all’interno delle mura determinò l’abbandono del primo nucleo insediativo e Ficana ridivenne campagna. L’epoca di rifondazione dell’odierna Ficana risale al XIX secolo e potremmo fissarla al 1862, data incisa su un mattone inserito nel muro in terra cruda di un’abitazione tutt’ora esistente. Fi un quel periodo che vi fu una vera e propria speculazione edilizia motivata dalla crescente domanda insediativa dei cosiddetti “casanolanti”, ossia gli “abitanti delle case a nolo” ossia i braccianti che vivevano in affitto, non potendo permettersi un’abitazione propria. Erano per lo più lavoratori stagionali senza contratto, senza terra di proprietà, poveri che non avevano un ruolo definito nel ciclo produttivo delle campagne.

L’ecomuseo oggi vuole essere un punto di riferimento per chi si occupa di terra cruda (una delle tecnologie costruttive più antiche e più diffuse nel mondo), architettura vernacolare, architettura sostenibile, così da riannodare i legami tra la tradizione del passato e la sperimentazione del futuro. Per questo L’Ecomuseo propone itinerari di tipo esperienziale, laboratori didattici, approfondimenti tematici.

http://www.ecomuseoficana.it/