Focus Africa e progetto “Gong” di Collettivo Cinetico nella stagione di Danza di Ferrara

Nella stagione 2017/2018 del Teatro Comunale di Ferrara la danza si conferma come ambito privilegiato di attenzione.

Ottobre - Teatro Comunale Ferrara

Ottobre - Teatro Comunale Ferrara

Nella stagione 2017/2018 del Teatro Comunale di Ferrara la danza si conferma come ambito privilegiato di attenzione. Se da un lato la danza è la forma d’arte che, più di altre, consente di comprendere come si evolve il linguaggio del corpo in relazione alle diverse culture in cui prende vita, dall’altro è in grado di raccontare in modo inequivocabile le relazioni fra persone, tra persone e società e il modificarsi di queste relazioni nello scorrere del tempo.

Articolata in una sezione autunnale in forma di Festival di danza contemporanea e in una seconda che arriva alle soglie della primavera 2018, la nuova programmazione ruota intorno a questi nuclei tematici. Si inizia con il focus africa o delle identità negate: tre proposte dedicate alla danza contemporanea nei paesi africani. Aprirà la rassegna, il 4 ottobre, Dada Masilo, che, con i performer della Dance Factory, sarà impegnata in una nuova versione di Giselle, riscritta con spregiudicatezza e sensibilità. Viene dal Sudafrica anche Robyn Orlin, esponente di spicco delle avanguardie culturali del proprio paese, con l’assolo And you see… our honourable sky and ever enduring sun… can only be consumed slice by slice…(14 ottobre). Protagonista di questo lavoro sarà Albert Ibokwe Khoza, scelto da Orlin per la sua capacità di testimoniare la creatività e la curiosità intellettuale della nuova generazione di artisti sudafricani. L’ultimo appuntamento con l’Africa sarà dedicato al Burkina Faso, e vedrà Seydou Boro, impegnato nella prima italiana di Le Cri de la Chair (24 novembre), pièce per cinque danzatori e due musicisti in cui si riflette sulle catastrofi contemporanee e sulle tracce indelebili che lasciano nel corpo e nella mente degli uomini.

Il secondo nucleo di appuntamenti del Festival ruota intorno a GONG: progetto costruito, nel decennale della fondazione, dalla compagnia residente CollettivO CineticO diretta da Francesca Pennini. Il progetto prevede una prima assoluta, Benvenuto umano, performance in cui si incontrano riti pagani e culture orientali (11 ottobre), e vanno poi segnalati gli appuntamenti fuori abbonamento Serie di vuoti, il 7 ottobre a Palazzo Schifanoia, e L’acqua intrappolata scorre all’indietro negli Imbarcaderi del Casello Estense (25 novembre).

Sarà poi la volta del pluripremiato coreografo Wayne McGregor con Autobiography (5 novembre): nella combinazione di biografia, documentario ed elaborazione dei codici della natura attraverso la danza, McGregor sperimenta un percorso del tutto inesplorato per interrogarsi sulla sua stessa vita e trasformarla in “oggetto” artistico.

Diverse saranno poi le proposte che utilizzano la danza contemporanea per una riflessione sul repertorio classico.

Il rapporto con la tradizione prenderà forma in Carmen / Bolero (31 ottobre), allestimento della MM Contemporary Dance Company: Michele Merola firma un insolito Bolero ed Emanuele Soavi un’ironica Carmen Sweet.

Prende le mosse dal balletto romantico anche Bella addormentata, la coreografia creata per lo Junior Balletto di Toscana da Diego Tortelli presentata in prima assoluta al Comunale di Ferrara l’1 dicembre.

La coreografia italiana sarà in scena anche con Erodiade fame di vento (25 ottobre, fuori abbonamento) di Julie Ann Anzilotti, spettacolo presentato nell’ambito del progetto RIC.CI. – Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni ’80/’90.

Da segnalare, a completamento delle proposte del Festival, le performance di Fuoristrada: due serate fuori abbonamento (9 e 10 novembre) dedicate alla giovane danza d’autore nell’ambito del progetto Anticorpi.

La stagione di danza del Teatro Comunale di Ferrara si concluderà nel 2018 con tre proposte: Lo Schiaccianoci in programma la sera del 5 gennaio riproposto nella celebre edizione firmata da Amedeo Amodio per le coreografie e da Emanuele Luzzati; una Serata Morganti / Shechter (25 febbraio) proposta dalla compagnia Aterballetto dedicata alle nuove creazioni realizzate per la compagnia dalla coreografa Cristiana Morganti; e infine il 15 febbraio tornerà a Ferrara con la sua compagnia il coreografo franco albanese Angelin Preljocaj, con le due coreografie Un trait d’union, lavoro composto nel 1989 sulla solitudine e sulla necessità di un rapporto con l’Altro e Nuova creazione su musiche di Philip Glass, presentata a Ferrara in prima nazionale.