Giovedì 18 Aprile 2024

Lo spumante italiano si beve la crisi: record di vendite all'estero con +24%

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, secondo la quale nel 2014 sono state spedite all'estero circa 350 milioni di bottiglie di spumante italiano

Un bicchiere di spumante  (Ansa)

Un bicchiere di spumante (Ansa)

Roma, 9 novembre 2014  - In controtendenza alla crisi lo spumante italiano fa segnare nel 2014 il record storico nelle bottiglie consumate all'estero con un balzo del 24 per cento delle esportazioni rispetto allo scorso anno, quattro volte superiore al tasso di crescita fatto registrare dallo champagne (+6%) nello stesso periodo. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, secondo la quale nel 2014 sono state spedite all'estero circa 350 milioni di bottiglie di spumante italiano. "Dall'inizio della crisi nel 2007 le bottiglie di spumante italiano esportate all'estero sono aumentate - sottolinea la Coldiretti - del 180 per cento con un aumento della presenza in Paesi tradizionali ma anche con la conquista di nuovi mercati dalla Russia alla Cina. Da segnalare i risultati ottenuti sui nuovi mercati come la crescita record nelle esportazioni in Cina dove le bottiglie di bollicine Made in Italy consumate nel 2014 sono addirittura raddoppiate (+106 per cento) rispetto allo scorso anno".

Un vero e proprio boom di vendite nello stesso periodo si registra nel Regno Unito (+50 per cento in quantità) che scavalca gli Stati Uniti e diventa il primo mercato di riferimento per le bollicine tricolori. "Con il successo - sottolinea la Coldiretti - crescono le imitazioni in tuti i continenti a partire dall'Europa dove sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano palesemente al nostrano Prosecco che è oggetto di falsificazione anche in Nord e Sud America".

Il risultato dello spumante italiano all'estero traina l'intero comparto del vino che si classifica come la principale vice dell'export agroalimentare nazionale con oltre la metà delle bottiglie prodotte in Italia consumate all'estero dove si realizza un fatturato record di oltre 5 miliardi. "A preoccupare quest'anno - conclude la Coldiretti - il crollo della produzione nazionale a causa del maltempo che ha tagliato del 15 per cento i raccolti con la vendemmia 2014 che si classifica come la più scarsa dal 1950 con 41 milioni di ettolitri".