Stupro di massa in Brasile, coinvolto anche un calciatore

Si tratta di Luquinhas, 20enne promessa del Boavista scoperto da Clarence Seedorf

Lucas Perdomo Duarte Santos (Afp)

Lucas Perdomo Duarte Santos (Afp)

Rio de Janeiro, 27 maggio 2016 - C'è anche un calciatore professionista tra gli accusati per lo stupro di massa che sta indignando il Brasile e il mondo intero. Secondo il sito 'GloboEsporte', uno dei quattro accusati dalle forze dell'ordine di essere responsabile delle violenze commesse su una 16enne, abusata da oltre 30 uomini, sarebbe Lucas 'Luquinhas​' Perdomo Duarte Santos, un calciatore del Boavista, squadra di serie A di Rio de Janeiro. L'atleta, di 20 anni, è considerato latitante dalla notte scorsa. Per i media locali, Lucas sarebbe l'attuale fidanzato della vittima. Luquinhas è stato scoperto dall'ex giocatore olandese Clarence Seedorf ed è considerato una grande promessa del calcio carioca.

LO STUPRO -  Un episodio che fa rabbrividire 'Arancia Meccanica' quello accaduto sabato notte scorso alla periferia di Rio de Janeiro. Una sedicenne sarebbe stata violentata a turno da una trentina di uomini, filmata e poi umiliata anche sul web. Il branco, non soddisfatto dalla brutalità commessa, ha pubblicato il video delle aggressioni sui social network. Rio è sotto choc, l'orrore è piombato sulla metropoli brasiliana a poche settimane dalle Olimpiadi.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte della stampa, la ragazza è stata fidanzata con un sospetto trafficante della 'favela Barao a Jacarepagua' nella zona ovest della città. All'origine delle violenze - sostiene la nonna materna della sedicenne - ci sarebbe dunque una vendetta proprio dell'ex. Dopo giorni di dubbi, paura e dolore per i traumi ricevuti, l'adolescente si è rivolta al commissariato solo ieri notte. Alle forze dell'ordine ha raccontato di essere andata nella baraccopoli sabato scorso, per partecipare a una festa di danza funk, genere musicale molto diffuso negli slum carioca e i cui testi inneggiano spesso alla droga, alle armi e al sesso sfrenato. Dopo essersi recata in casa di Luquinhas, con cui - sostengono i media - manteneva una relazione da circa tre anni, la ragazza ha detto agli agenti di non aver ricordato più niente fino all'indomani, quando si è risvegliata, nuda e drogata, in un'altra casa, circondata da narcos armati che la osservavano ridendo e sbeffeggiandola.

Il suo caso ha provocato reazioni di shock e rabbia su internet, dove vari gruppi stanno organizzando manifestazioni di protesta "contro la cultura dello stupro". La maggioranza dei commenti sono stati di appoggio alla vittima, che ha anche risposto ad alcuni e ringraziato. "A far male non è l'utero, ma l'anima, per il fatto di esistere persone crudeli che restano impunite", ha scritto lei in uno dei post. Anche la presidente della Repubblica in carica, Dilma Rousseff (sospesa temporaneamente dalle funzioni perché sottoposta a procedimento di impeachment), ha espresso solidarietà alla giovane e condannato su Twitter l'accaduto.