Corruzione, Tremonti indagato. Lui si difende: "Mai chiesto nulla"

L'ex ministro dell'Economia è indagato per il versamento da parte di Finmeccanica di 2,4 milioni sotto lo schermo di una parcella professionale allo studio di cui l'ex ministro era socio fino a poco prima di entrare nel governo. Indagati per riciclaggio due avvocati dello studio fondato da Tremonti

Giulio Tremonti, indagato per corruzione come ministro dell'Economia nel 2009

Giulio Tremonti, indagato per corruzione come ministro dell'Economia nel 2009

Milano, 30 ottobre 2014 - La Procura di Milano ha indagato Giulio Tremonti per corruzione come ministro dell'Economia nel 2009 per il versamento di 2,4 milioni al suo studio tributarista da parte di Finmeccanicacontrollata dal Tesoro, in cambio dell'ammorbidimento della propria iniziale contrarietà al controverso acquisto, per 3,4 miliardi di euro della societa' statunitense 'Drs' fornitrice del Pentagono. I carabinieri hanno effettuato perquisizioni presso lo studio tributaristico 'Vitali Romagnoli Piccardi & Associati', in via Crocifisso, su delega dei pm. Secondo quanto riporta l'agenzia Ansa la tangente sarebbe stata veicolata dietro lo schermo di una parcella professionale liquidata da Finmeccanica a saldo di un'apparente consulenza sui profili fiscali dell'acquisizione, appunto di 'Drs', allo studio dal quale il fondatore Tremonti era formalmente uscito essendo divenuto ministro e di cui oggi e' di nuovo socio.  Alla luce del fatto che la procura di Milano ipotizza un reato ministeriale, visto che nel 2008 Tremonti era responsabile del ministero di Via XX Settembre, gli atti sono stati inviati dai pm di Milano Roberto Pellicano e Giovanni Polizzi al Tribunale dei Ministri.

LA REPLICA DI TREMONTI - In una nota Tremonti ha osservato: "Ben prima di entrare nel governo, insediatosi venerdì 8 maggio 2008, mi sono cancellato dall'ordine degli avvocati e sono uscito dallo studio in base ad atto notarile e perizia contabile. Ci sono rientrato solo nel 2012, un anno dopo la fine del governo, come prescrive la legge. Nel durante ho interrotto tutti i rapporti con lo studio".  "L'operazione Drs-Finmeccanica ha interessato e coinvolto la politica industriale e militare di due Stati. Come risulta dai documenti Sec e Consob, l'operazione è iniziata nell'ottobre 2007 ed è stata conclusa lunedì 12 maggio 2008. Anche seguendo il calendario, si può dunque verificare che, per la sua dinamica irreversibile e per la sua natura internazionale, l'operazione non era da parte mia nè influenzabile, nè modificabile, nè strumentalizzabile. In questi termini, non ho mai chiesto o sollecitato nulla e in nessun modo da Finmeccanica", si legge nella nota, sottolineando che "anche per questo, come sempre, ho assoluta fiducia nella giustizia".

INDAGATI DUE AVVOCATI DELLO STUDIO TREMONTI - Enrico Vitali e Dario Romagnoli, due avvocati dello studio fiscale e legale fondato dall'ex Ministro Giulio Tremonti, sono indagati per riciclaggio, concorso in rivelazione di segreto d'ufficio e corruzione di pubblico ufficiale, nell'ambito di un'inchiesta condotta dai pm Roberto Pellicano e Giovanni Polizzi. Stamane i carabinieri hanno perquisito la sede dello studio in via Crocifisso, a Milano, non nell'ambito dell'inchiesta che vede indagato l'ex ministro per una presunta tangente intascata da Finmeccanica, ma in un'altra indagine nata a Napoli dalle dichiarazioni dell'imprenditore Paolo Viscione. Ai pm partenopei, Viscione, arrestato nel 2010, aveva raccontato di avere consegnato soldi e regali all'allora deputato e stretto collaboratore di Tremonti, Marco Milanese, in cambio della promessa di proteggerlo da un'indagine a sui carico. Stando al decreto di perquisizione esibito oggi dai carabinieri, gli indagati "custodivano e comunque gestivano denaro e appartamenti a Marco Milanese in modo da occultare la provenienza delittuosa e assicurare a Milanese la disponibilita' in contanti anche con la possibilita' di utilzzare la copertura dello studio professionale, possibile destinatario di incarichi idonei a fornire formale giustificazione al trasferimento di denaro". I fatti sarebbero stati commessi a Milano nel 2011.

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