Giovedì 18 Aprile 2024

Influenza, l'Aifa blocca due lotti di vaccino Fluad dopo 4 morti sospette. Ma Novartis: "Abbiamo controllato, qualità confermata"

I lotti erano destinati alle Asl. Anziane le persone decedute tra Siracusa, Termoli e Pisa

Con l'immuno-oncologia passi avanti nella cura dei melanomi (NEWPRESS)

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Roma, 28 novembre 2014 - Dopo le segnalazioni di cinque eventi gravi (quattro decessi e un ricovero), verificatisi in concomitanza con la somministrazione di dosi provenienti dai due lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis Vaccines and Diagnostics s.r.l., in attesa di disporre degli elementi necessari per valutare un eventuale nesso di causalità con la somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino, l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha disposto, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di tali lotti. I lotti bloccati non sono disponibili e venduti nelle farmacie, ma erano destinati alle Asl.

NOVARTIS - Novartis, fa sapere l'azienda, "ha piena fiducia nella sicurezza ed efficacia dei propri vaccini anti-influenzali e si è immediatamente adoperata in una revisione preliminare dei lotti di vaccino interessati. L'esito di tale revisione ha già riconfermato la qualità e la conformità del vaccino Fluad".

LE INDICAZIONI DELL'AIFA - L'Aifa, in una nota, invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino Fluad a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un'alternativa vaccinale. 

I DECESSI - Le morti sospette legate all'uso dei vaccini antinfluenzali riguardano quattro anziani. Si tratta di un uomo di 68 anni di Siracusa, di una donna di 87 anni sempre di Siracusa, un'altra donna di 79 anni di Termoli, in Molise, e infine di un ottantenne di Prato vaccinato mercoledì e deceduto ieri. Per gli altri tre la morte è avvenuta tra il 12 e il 18 novembre scorsi. Per tutti i sintomi si sono manifestati entro le 48 ore dalla somministrazione del farmaco. Si registra poi un altro caso sospetto di una novantaduenne molisana ricoverata dieci giorni e poi dimessa.