Vasco Rossi incontra il sindaco Muzzarelli nel backstage del Modena Park (foto Fiocchi)
Modena, 28 giugno 2017 - E’ un Vasco rilassato e soddisfatto quello che ieri sera, verso le 18,30, stringe la mano per la prima volta a un sindaco Gian Carlo Muzzarelli visibilmente emozionato e agli assessori al completo che non si sono lasciati sfuggire la possibilità di vedere da vicino un mito della musica. (IL VIDEO)
E’ un incontro privato quello tra il Blasco e il primo cittadino nel backstage del colossale Modena Park, un saluto «tra due montanari, gentili ma con la pelle dura» che si sono capiti perfettamente al primo sguardo. E lui, la rockstar internazionale che qui a Modena, dopodomani, darà vita al più grande show mai visto al mondo, non si risparmia e ha pronta una parola per tutti: selfie, foto, riprese, domande, risposte, autografi e abbracci. Tutti lì, attorno al Blasco, un gigante della musica con i piedi ben piantati a terra, una star che tiene più ai fan che alle autorità e che non nega sorrisi e chiacchiere.
«Voglio ringraziare i modenesi per avermi ospitato e per la grande pazienza che hanno avuto – dice Vasco sorridendo e inforcando gli immancabili occhiali da sole– Non li deluderò, lo prometto. Su questo palco non mi risparmierò. Canterò tutte le canzoni...e il concerto non finirà mai». «Il vostro sindaco – dice ancora Vasco – è davvero coraggioso. Questa è stata una sfida che certamente vinceremo. Ma non era facile supportare un evento di questo tipo e mantenere la barra dritta nonostante le inevitabili proteste dei cittadini che subiscono disagi. Invece lo ha fatto, è andato avanti deciso sulla strada e di questo gli sono grato. Il sindaco e tutti i suoi collaboratori hanno organizzato i mondiali del rock». «La tua energia – contraccambia Muzzarelli rivolto a Vasco Rossi – sta trasmettendo in tutta Italia un messaggio: sei un uomo della nostra terra, un grande artista e stiamo facendo un grande spettacolo per valorizzare te e Modena. Grazie per la forza e l’energia che metti nelle tue canzoni e che trasmetti a tutti noi». Un’energia palpabile, del resto, nel movimentatissimo retropalco del parco Ferrari: un’immensa impalcatura che vista da vicino è davvero incredibile. E alla sua ombra, una città nella città che si muove e che lavora incessantemente per dare vita al più grande spettacolo rock mai realizzato al mondo. Sarà una festa, una festa mondiale.
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