Modena Park, Tania, la portavoce di Vasco. "Serata stratosferica"

Il personaggio, l'intervista alla 'storica' del Blasco, Tania Sachs

Tania Sachs

Tania Sachs

Modena, 3 luglio 2017 - Quando ci risponde al telefono la sua voce è ancora un po’ stropicciata dal sonno. Sono passate soltanto dodici ore dall’epilogo kolossal del Modena Park (FOTO)  con ‘Albachiara’ e i fuochi d’artificio che hanno illuminato il cielo sopra la Ghirlandina. Tania Sachs è la portavoce di Vasco Rossi da sempre. Con lui ha vissuto la grandiosità di una carriera che ha stregato nuove e vecchie generazioni, attraverso canzoni che, anche senza volerlo, sono entrate nelle nostre vite. E basta citarle l’evento degli eventi che, alla faccia dei gufi, è risultato un trionfo sotto tutti i punti di vista per accenderla. «E’ stato stratosferico... spettacolare. Stiamo camminando tre metri alzati da terra».

Siamo pronti a farle la domanda successiva ma la Sachs continua come un fiume in piena: «Hai visto il post di Vasco con le foto dall’alto dei suoi fan prima del concerto? Ha fatto decine di migliaia di visualizzazioni in pochissime ore, un altro record. Quelle immagini sono un regalo bellissimo che Vasco ha voluto fare a tutti quello che lo amano ed erano lì per lui».

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E il Kom? Qual è stata la sua prima reazione dopo lo show degli show?  «Non l’ho ancora sentito da stanotte – dice la Sachs – ma una frase detta nella confusione generale me la ricordo: ‘E’ stata la tempesta perfetta’. Ecco penso che questa sia la descrizione più adatta di ciò che ha significato il ‘Modena Park’... una tempesta perfetta che non dimenticheremo mai».

Per chi ha vissuto i giorni della vigilia nel backstage del mega-palco da 150 metri, tra maestranze al lavoro e la frenesia dei preparativi, Tania Sachs è stata il perno instancabile intorno a cui girava tutta l’organizzazione in capo al rocker, il vero motore del Modena Park. In quanto ombra del Kom, ne è custode di richieste, gusti ed esigenze, quindi non era raro incappare in qualche suo parere contrario o simpatica bacchettata perché non venissero diffusi in anticipo i dettagli del concerto, dei video proiettati sul ledwall e tanto meno della blindatissima scaletta. Una frase, in particolare, era un po’ il suo leit motiv per farci comprendere cosa sarebbe accaduto da lì a poco: «I fan non vogliono scoprire nulla prima. Sabato sera devono godersi ‘la botta’ tutta d’un colpo. La sorpresa non va rovinata... ».

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E forse, proprio questa sorta di missione nel ‘proteggere’ il Modena Park dall’irrefrenabile voglia di sapere tutto subito, ha contribuito in maniera determinante a consegnarci un concerto come nessun altro prima nella sua grandiosità, non solo nello spettacolo in sé ma nella reazione viscerale del pubblico, mai così in simbiosi col suo Komandante.

«E’ stato davvero incredibile – confida ancora la Sachs –. Ogni dettaglio, ogni aspetto, sono andati come dovevano andare. Ancora non ci crediamo... è stato epocale. Siamo tutti stremati, stanchi... tranne lui, Vasco (ride, ndr)». E ora? Il Blasco sta già immaginando nuovi progetti o concerti leggendari? «Non ci pensiamo. L’unica cosa che vogliamo adesso, e che vuole Vasco, è goderci questa incredibile gioia».

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