Vitalizi e benefit dei politici: tutto da rifare

Bologna, 20 maggio 2015 - «Ho rispettato la legge è tutto regolare», rispondono prontamente i politici quando nei talk show televisivi qualcuno mette in dubbio, non la regolarità, ma l’opportunità di ricchi vitalizi e benefit accumulati nel tempo. Se poi parliamo di abolizione apriti cielo: è un coro di protesta. I politici se la cavano sempre, i cittadini pagano sempre. Alessandro Minarelli, Pesaro

Risponde il vicedirettore de Il Resto del Carlino, Beppe Boni

Sul piano formale hanno ragione. Ma c’è un particolare: coloro che invocano le leggi sono gli stessi che le fanno e che quindi nella maggior parte dei casi si sono premurati di adottare tutele che il comune cittadino non può permettersi. Ci sono parlamentari che riescono acrobaticamente a cumulare due o tre pensioni. Fortunati loro. I vitalizi sono un benefit che fa molto discutere e che in qualche caso, come nella Regione Emilia Romagna, sono stati aboliti a partire dalla legislatura in corso. Un raro passo avanti. Negli ultimi vent’anni però ciò che è accaduto in Italia è scandaloso: i pensionati hanno dovuto progressivamente cedere quote dei loro compensi mentre i politici si sono assicurati benefit economici a 360 gradi. Le inchieste, per esempio, hanno scoperchiato scandali sui rimborsi in molte Regioni. Gli italiani attendono di recuperare fiducia nella politica.

beppe.boni@ilcarlino.net