Crisi Whirlpool, sale la protesta. Caserta, bloccata la superstrada. Scioperi e assemblee a Fabriano

La mobilitazione dopo l'annuncio del piano industriale con la chiusura di tre stabilimenti e licenziamenti. Camusso: "Dall'azienda parole gravissime"

Fabriano, lavoratori Indesit (Foto di repertorio Ansa)

Fabriano, lavoratori Indesit (Foto di repertorio Ansa)

Roma, 17 aprile 2015 - Continua la mobilitazione dei dipendenti Whirlpool-Indesit dopo l'annuncio del piano industriale che prevede la chiusura degli stabilimenti di Caserta, Albacina (Ancona) e None in Piemonte per un totale di oltre 1300 esuberi. 

Circa 400 lavoratori della sede di Carinaro (Caserta) hanno presidiato la fabbrica stanotte e questa mattina hanno bloccato e poi liberato la vicina superstrada Giugliano-Marcianise: disagi alla circolazione, rimasta ferma per un'ora. Il sit in dei manifestanti è continuato nei pressi dei cancelli dello stabilimento. 

A Fabriano, nelle Marche, sono in corso da stamani le assemblee in sciopero nei siti produttivi. Ad Albacina, l'impianto dovrebbe essere chiuso per accorpare la produzione nel vicino stabilimento di Melano, destinato a diventare, secondo l'azienda, la più grande fabbrica di piani cottura in Europa, Ieri i lavoratori avevano occupato per protesta la Strada provinciale Sp 256.

Sulla vertenza Whirpool arrivano anche le dichiarazioni del segretario del

la Cgil Susanna Camusso che definisce "gravissime" le parole dette dai vertici dell'azienda a proposito della ricaduta occupazionale, "anche - nota Camusso - per la totale distanza delle dichiarazioni del governo al momento dell'acquisizione di Indesit.  Ho visto che il ministro per lo Sviluppo economico ha reagito pesantemente". Ieri, dopo l'incontro tra i rappresentanti del gruppo e sindacati al ministero dello Sviluppo economico, il governo, tramite il ministro Federica Guidi, si era detto "fortemente contrario" al piano industriale.