Venerdì 26 Aprile 2024

Xylella, abbattimenti a sorpresa. Agricoltori sul piede di guerra. "Disobbediremo all'Ue"

Operazione della Forestale all'alba: 45 le piante da abbattere. Agricoltori e ambientalisti si oppongono: "Pianteremo nuovi alberi contro le direttive Ue"

Gli ambientalisti tentano di bloccare l'abbattimento degli ulivi (Archivio Ansa)

Gli ambientalisti tentano di bloccare l'abbattimento degli ulivi (Archivio Ansa)

Brindisi, 7 luglio 2015 - Operazioni a sorpresa di taglio degli ulivi: il nemico da combattere è sempre la temuta xylella fastidiosa, a Oria in Salento. A quanto si è appreso, dovrebbero essere 45 gli alberi da buttare giù. Si tratta del primo intervento per gli abbattimenti dopo quello del 13 aprile scorso. E come allora, gli agricoltori sono sul piede di guerra. "Mi hanno svegliato alle 6 del mattino, sono corso qui e stavano già abbattendo 8 dei miei ulivi, sono arrabbiato, non ci sono analisi, non è così che bloccheranno il contagio". Lo racconta all'Ansa Franco Curci, agronomo, nonché proprietario di un uliveto nella zona interessata dagli abbattimenti. "Volevo le analisi - prosegue Curci - ma non me le hanno mostrate. Non ci sono analisi, ci sono anche alberi di ulivi secolari, non sono piante di pomodori che vai a comprare al vivaio e le ripianti, qui si parla della condanna a morte di un migliaio di ulivi". Al momento nella zona, in contrada Frascata, sono già stati abbattuti molti dei 45 ulivi, così come previsto dalle disposizioni europee, ratificate dall'Italia e dalla Regione Puglia. Le operazioni sono iniziate alle 4 del mattino e sono tuttora in corso con motoseghe e mezzi cingolati. Ai proprietari viene consentito di entrare con i propri mezzi per prelevare la legna ricavata dall'abbattimento degli ulivi. Le notifiche dei provvedimenti con cui si dispongono gli abbattimenti in ottemperanza alle disposizioni comunitarie sono state fatte questa mattina ai proprietari dei fondi. La zona è presidiata da numerosi uomini dei carabinieri, del corpo forestale dello stato, della guardia di finanza e della polizia anche con mezzi blindati. Sul posto, a piedi, sono riusciti a giungere anche alcuni ambientalisti che protestano per gli abbattimenti ma soprattutto perché l'area è inibita al loro accesso e a quello dei giornalisti che non vengono fatti avvicinare al luogo delle operazioni. "Siamo pronti a piantare un milione di ulivi in risposta all'Ue" gridano i componenti dell'associazione 'Voce dell'Ulivo'. In una nota si annuncia che "non siamo più disposti ad accettare diktat da coloro i quali, sotto l'insegna della globalizzazione, stanno portando alla morte i nostri alberi. La politica - è detto ancora - si prodighi per ottenere la deroga al divieto d'impianto di alberi di ulivo, viceversa i nostri agricoltori disobbediranno all'UE. Gli alberelli di ulivo verranno acquistati dai vivai salentini e saremo pronti, nel periodo più propizio (Febbraio 2016), a partire con un'operazione massiccia di impianto di ulivi, quasi al pari di un piano olivicolo nazionale".