{{IMG_SX}}Jesi (Ancona), 23 aprile 2007 - Il dolore a un ginocchio l’ha tenuta a casa. "Mi fa male, ho preferito non andare a Siena" dice quasi come fosse un giocatore bloccato da un infortunio. Lei è Marianna, la mamma di Roberto Mancini, l’allenatore dell’Inter campione d’Italia. Non gioca, certo, ma è come se lo facesse perchè, insieme al marito Aldo, ha seguito e segue la carriera del figlio con una passione tutta speciale. "Sono tornata venerdì da Milano — racconta Marianna che insieme al marito ha vissuto il trionfo in diretta Sky dalla casa di Jesi —. Cosa è successo contro la Roma? Roberto era preoccupato perchè avvertiva troppa tensione e troppa eccitazione. Dopo la sconfitta non gli ho detto nulla perchè sapevo che l’Inter ce l’avrebbe fatta presto. E poi che avrei dovuto dire, dopo tutte quelle vittorie...".


Il telefono squilla in continuazione. Arrivano i complimenti di Stefano Cerioni e della sua famiglia. Il ct del fioretto azzurro — reduce dai trionfi ai mondiali Giovani — e la moglie Roberta sono amicissimi della famiglia Mancini. Finalmente Marianna si scioglie: "E’ un’emozione bellissima — dice —. Roberto se lo merita perchè è bravo e leale. Solo chi non lo conosce lo giudica diversamente. No, non l’ho ancora sentito. Cosa gli dirò? Amore mio, bravo. Sono contenta per te. Te lo meriti. Sono fiera di mio figlio. Questo è lo scudetto dell’onestà in prima pagina. Lo sa cosa mi disse quando per la prima volta andò ad allenare a Firenze? Mamma, stai tranquilla. Io non ho paura di niente. So quello che valgo. E di calcio, mi permetta, lui ne capisce".


Più che lei ci credeva il marito Aldo. "Ero convinta che l’Inter vincesse a Siena ma non che la Roma perdesse a Bergamo. Aldo invece era sicuro. No, non abbiamo organizzato niente di particolare ma domenica, ovviamente, saremo al Meazza per la festa. E può darsi pure che raggiunga Roberto a Milano qualche giorno prima".


"Adesso — conclude Marianna — voglio mandare un pensiero affettuoso e commosso a Giacinto Facchetti e un abbraccio a Massimo Moratti. Il presidente merita questo scudetto dopo tante delusioni, alla faccia di tutti gli sciacalli che leccavano intorno al barattolo del miele. E non voglio aggiungere altro...". Il telefono continua a squillare. "Ciao, ci vediamo domenica a Milano...". "Sì, grazie a presto...".
Come è dolce quel dolore al ginocchio per la mamma campione d’Italia.