{{IMG_SX}}Senigallia, 19 luglio 2008 - Tutto in un giorno, tutto il 19 luglio del 2008. Un giorno da incroci tremendi quello vissuto in carcere da Renzo Mandolini (foto). L’interrogatorio in carcere, in concomitanza con i funerali dell’ex moglie, Francesca Lorenzetti, che ha ferito a morte con due coltellate a schiena e costato. Il tutto si celebra proprio nel giorno del suo 55° compleanno.

 

Mandolini è ancora sotto choc e non riesce a capire cosa sia potuto accadere. Il noto fisioterapista senigalliese, che giovedì mattina ha ucciso la ex moglie davanti all'ufficio postale di via delle Viole, alle Saline, dove Francesca Lorenzetti lavorava, non ricorda nulla. Mandolini continua a ripetere che si è trattato di un black-out improvviso, che lui non aveva alcuna intenzione di ucciderla. Ieri l’avvocato Marco Manfredi ha incontrato il suo assistito rinchiuso da giovedì sera nel carcere di Montacuto: "Quel coltello — ha ribadito anche ieri Mandolini — l'ho portato soltanto per farle capire che 'le ci voleva questo per tutto quello che mi ha fatto'. Lo so ho sbagliato a portarlo con me, ma era soltanto a scopo dimostrativo. Poi all'improvviso la luce si è spenta e io da quel momento non ricordo più nulla". Renzo Mandolini è molto provato, lo ha dichiarato l'avvocato Manfredi dopo l'incontro in carcere di ieri, e soprattutto è incredulo per ciò che ha compiuto.

 

 

In pratica nel giro di 24 ore dall'omicidio della ex moglie, l'osteopata, che due anni fa ha fatto parte dello staff delle Olimpiadi invernali di Torino, ha continuato a mantenere lo stesso atteggiamento di grande confusione.

 

Intanto, per l'accusa di omicidio volontario premeditato e aggravato dalla qualità di coniuge della vittima, il gip di Ancona Francesca Grassi ha convalidato l'arresto. Durante l'interrogatorio Mandolini ha risposto alle domande del giudice, ribadendo di aver avuto un momento un black out mentale. Ha detto di trovarsi in una condizione di forte prostrazione psicologica, soprattutto dopo il rientro a Senigallia da Panama, dove aveva tentato senza successo di avviare un bar-ristorante. Alla base degli attriti con l'ex moglie, ha spiegato, vi sarebbero le richieste economiche avanzate da Francesca Lorenzetti nell'ambito del procedimento di divorzio, e le precarie condizioni finanziarie in cui l'uomo vive. Mandolini ora ha una nuova compagna cubana, ed è diventato padre di due bambini.
 

 

Il pm Paolo Gubinelli ha chiesto la custodia cautelare in carcere, ritenendo sussistenti le esigenze cautelari e la pericolosità sociale dell'arrestato. La difesa ha fatto istanza di arresti domiciliari e ha depositato una richiesta di perizia psichiatrica per verificare le condizioni di capacità mentale dell'indagato. Su tutte le istanze il gip deciderà a breve. Oggi intanto si sono svolti i funerali della vittima.