{{IMG_SX}}Ancona, 7 novembre 2008 - La città a misura di single, dedicata a giovani coppie o professionisti sta diventando grande. L’enorme cantiere Palombare presto si trasformerà in uno dei quartieri più popolati di Ancona e a circa metà dell’opera di ridistribuzione degli spazi le notizie per il futuro sono positive.

 

È il presente a preoccupare, soprattutto i nuovi residenti dell’ex area artigiano-industriale costretti a vivere in mezzo al caos dei lavori in corso, la cronica mancanza di servizi e le strade ridotte ad altrettanti colabrodo.

 

LE CONSEGNE
Una prima fetta di appartamenti inseriti nel piano edilizio a due passi dal Piano è stata già consegnata chiavi in mano ai nuovi inquilini. Con il taglio del nastro della maxi-opera di edilizia residenziale avvenuto nel 2005, i lavori sono esattamente a metà strada e i vertici del ‘Consorzio Palombare’ (che vede la presenza di numerosi professionisti al suo interno per la gestione del piano generale) sono fiduciosi di poter chiudere l’ultimo cantiere tra la fine del 2010 ed i primi mesi del 2011, sebbene il contratto originale avesse previsto una concessione ben più lunga nel tempo, fino al 2015.

 

Dei 14 permessi per costruire assegnati la metà ha già effettuato il suo lavoro. Dal consorzio arrivano segnali confortanti. Tutti i cantieri disponibili sono stati attivati, gli appartamenti finiti vengono consegnati, la domanda c’è ed il mercato è tutt’altro che in un periodo di stasi. Nel periodo nero per le borse e per l’economia mondiale in genere sono stati venduti tre appartamenti ed in generale tra settembre ed oggi si è verificato un incremento delle vendite.

 

I NUMERI
Secondo il piano attuale, in attesa di varianti dell’ultima ora (vedi concessione di aree ora occupate da attività varie e non ancora vendute, ad esempio le sedi di Croce Rossa, polizia municipale, giudice di pace ecc.), le case vendute o affittate ai privati saranno circa 1.500. Considerata la metratura ed altre caratteristiche i nuovi residenti entro pochi anni dovrebbero essere tra i 2000 ed i 2500.

 

IL TARGET
Saranno i single, gli anziani soli, le giovani coppie ed altre tipologie di clienti per un mercato non di élite a riempire gli spazi creati dai grossi caseggiati sorti sulle ceneri di industrie, attività artigianali e commerciali. In pratica le Palombare fungeranno da alter ego della ‘città del lusso’ avviata all’ex ospedale civile ‘Umberto I’.

L’80% dell’intera area edificata sarà dedicata all’edilizia residenziale, il restante 20% ad altro uso.
Col passare degli anni piano piano la maggior parte del tessuto imprenditoriale ed artigianale si sposterà altrove. Compreso il grande stabilimento di Cagnoni che, nel momento in cui verrà delocalizzato altrove (entro due anni) libererà un ettaro di terreno e ben 16mila metri quadrati. Oltre ai negozi, bar, ristoranti, edicole ed affini, nel 20% dell’area troveranno spazio pure uffici, servizi pubblici, banche e forse le nuove scuole.

 

I COLLEGAMENTI
Se ora il quartiere è mal servito dalla rete del trasporto urbano, una volta realizzata l’opera questo problema dovrebbe essere risolto. Sembrerebbe già ufficiale l’accordo tra il consorzio e la Conerobus per l’utilizzo di un bus navetta con corse frequenti tra le Palombare e piazza Ugo Bassi. Aumenteranno inoltre le corse delle linee che già insistono in quel quartiere, sebbene senza coprire interamente l’area, cioè la linea 2 diretta al Pinocchio e la linea 41 con direzione Montagnola.