{{IMG_SX}}Ancona, 20 dicembre 2008 - "Gustì, una vita da barbiere". La scomparsa di Augusto Bartoli (nella foto), 64 anni, ha colpito tutto il mondo del commercio e non solo in quanto si trattava di uno dei personaggi più conosciuti della città, barbiere per una vita con la passione per il cabaret. Famosa e indimenticabile la coppia Bartoli-Giampieri che si è esibita per almeno un quarto di secolo in diversi palcoscenici della città.

 

Gustì si è spento nel sonno ieri mattina nel letto della sua abitazione di via Tibaldi, a due passi dal palazzo della Regione e di piazzale Europa. Da una decina di mesi aveva chiuso lo storico locale dopo decenni di attività a causa di una grave malattia che lo aveva costretto alle cure. Il malore si è verificato nella notte, probabilmente nel sonno. Già fissato il funerale che si svolgerà oggi pomeriggio, con inizio alle 14,15, nella chiesa di san Paolo, a Vallemiano e successivamente la salma sarà tumulata al cimitero del Pinocchio, quartiere dove Bartoli era nato e dove aveva vissuto per diversi anni, vicino a quelle dei genitori.

 

‘Gustì’ lascia la moglie Fiammetta, il figlio Giacomo con la moglie Gloria, il nipote Federico, il fratello Enrico. Ma Augusto Bartoli lascia le migliaia di clienti che per decenni ha servito con grande simpatia e professionalità, i tantissimi amici e conoscenti che lo hanno conosciuto ed apprezzato. La morte di Bartoli segue quella del commerciante degli Archi Umberto Mancini scomparso l’altro ieri.

 

A suo modo Augusto Bartoli era stato un precursore della zona pedonalizzata in centro ad Ancona. In un’intervista rilasciata proprio al Carlino nel 2003 il noto barbiere auspicava che il Comune decidesse quanto prima di chiudere corso Garibaldi alle auto e pedonalizzare in maniera permanente la strada cittadina principale. Ora si è spento alla vigilia dell’inaugurazione del progetto che lui sei anni e mezzo fa riteneva indispensabile.

 

L’attività di barbiere Augusto Bartoli ce l’aveva davvero nel sangue tanto che ha iniziato a fare pratica in un salone della stazione all’età di appena 11 anni. Lì è rimasto per parecchi anni prima di unirsi ad altri due soci (Floriano e Ceriago Giorgetti) che per 55 anni hanno avviato e portato avanti il negozio di via Marsala, davanti alla Banca delle Marche, prima di rimanere solo alla gestione. In quegli anni quasi per caso ha iniziato ad esibirsi nel mondo del cabaret in vernacolo anconetano svolgendo prettamente il ruolo di scolaro, salendo su diversi palcoscenici, dall’hotel Jolly alla Fonte passando per i piccoli teatri di città.