Mattarella Ancona, il programma della visita del Presidente

Prima l'inaugurazione del cinquantesimo anno accademico poi l'incontro con i familiari delle vittime della strage di Corinaldo

Il presidente Sergio Mattarella inaugurerà ad Ancona l’anno Accademico

Il presidente Sergio Mattarella inaugurerà ad Ancona l’anno Accademico

Ancona, 13 marzo 2019 - Venerdì 15 marzo, alle 11.30 all’Università di Ancona, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrerà tutti i familiari delle vittime della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Questo perché il Quirinale attraverso lo staff della giunta regionale aveva reso noto un mese fa la volontà di incontrare le famiglie di Asia Nasoni, 14 anni di Marotta, Daniele Pongetti, 16 anni di Senigallia, Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano, Mattia Orlandi, 15 anni di Frontone, Emma Fabini, 14 anni di Senigallia e di Eleonora Girolimini, di 39 anni, di Senigallia, la giovane mamma morta schiacciata dalla folla.

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L’occasione dell’incontro è l’arrivo ad Ancona del Presidente della Repubblica per i 50 anni dell’Ateneo dorico e per l’inaugurazione dell’anno accademico. La cerimonia ufficiale è fissata alle 11, nella sede centrale dell’Università. Mezzora dopo, è previsto l’incontro con le famiglie e i legali. La vicinanza del Presidente non può che dare ulteriore forza alle richieste dei familiari che attendono da 3 mesi una risposta chiara dalle indagini. Non si conoscono ancora i motivi che hanno provocato il panico tra i mille ragazzi che nella notte tra il 7 e l’8 dicembre scorsi sono fuggiti improvvisamente passando dall’unica porta di sicurezza che sembrava aperta, trasformatasi in un pochi attimi in una trappola.

Le ringhiere in ferro hanno ceduto e decine di ragazzi sono precipitati in un vuoto che non ha lasciato scampo a cinque giovanissimi. La sesta vittima, la mamma Eleonora, è caduta ed è stata travolta nelle scalette che delimitavano lo scivolo d’uscita. Si è parlato di spray al peperoncino, ma in realtà non ci sono sicurezze su nulla. Si attendono risposte dai Ris di Roma ma dopo tre mesi non è stata depositata nessuna perizia sull’eventuale presenza di spray. Dieci gli indagati, tra proprietari e gestori del locale.