Chiaravalle, il docufilm e gli eventi per i 150 anni dalla nascita della Montessori

La città ristruttura la casa natale dell'educatrice, e in pieno centro e nasce anche un festival. Al via anche degli incontri per "formarsi"

Il sindaco Damiano Costantini e l'assessore Francesco Favi

Il sindaco Damiano Costantini e l'assessore Francesco Favi

Chiaravalle (Ancona), 15 gennaio 2019 – L’anniversario è importante: la cittadina più illustre di Chiaravalle Maria Montessori è nata il 31 agosto del 1870: 150 anni che l’amministrazione comunale ha deciso di festeggiare in grande stile. Un docufilm, un festival e un restyling della casa natale, sono solo alcune delle iniziative in cantiere. Tra di esse la II edizione del ciclo “Formati per formare”, promosso dal Comune di Chiaravalle, co-organizzato dall’Istituto comprensivo “Rita Levi-Montalcini” con la collaborazione delle altre scuole del territorio e rivolto agli insegnanti, agli educatori, ai genitori e come aggiunge Francesco Favi, assessore alla cultura e alla pubblica istruzione di Chiaravalle “a tutti coloro che nel dialogo educativo con le nuove generazioni vedono il nucleo fondante dell’aspirazione ad una società più giusta, matura e democratica e ad una relazione armonica con l’universo, coerentemente con una illuminante affermazione montessoriana: evitare i conflitti è compito della politica, costruire la pace è compito dell’educazione”.

Si inizierà il 23 gennaio “La via della noviolenza”. Nella prima parte dell’incontro Roberto Mancini (docente di Filosofia Teoretica presso l’Università di Macerata) evidenzierà come la nonviolenza apra percorsi educativi, sociali e politici di riscatto dell’umanità e di salvaguardia del mondo naturale. In questa prospettiva la scuola deve elevare l’intensità educativa per formare persone libere e non risorse umane. Nella seconda parte, introdotta da un saluto di Rosa Giudetti, presidente della Associazione Montessori Brescia, Luciana Bertinato (già insegnante di Scuola Primaria nonché allieva e collaboratrice di Mario Lodi) e Roberto Papetti (mastro giocattolaio) porteranno la loro testimonianza su “La carovana dei pacifici”: il progetto da loro promosso con l’obiettivo di stimolare i bambini e i ragazzi a lavorare sui temi della pace, dell’inclusione e della cittadinanza attiva, seguendo un percorso di consapevolezza e arrivando ad un compito di realtà da esporre in alcune zone delle proprie città.

Così accadrà anche nella mattinata dello stesso 23 gennaio, in cui le vie del centro di Chiaravalle (soprattutto nelle zone colpite dal bombardamento aereo del 17 gennaio 1944) verranno “invase” dalla Carovana dei Pacifici, ovvero da una catena di piccole sagome umane recanti pensieri di pace scritti dagli alunni di tutti gli istituti scolastici di Chiaravalle.

Nel secondo incontro, dal titolo “Forti e resilienti” e in programma per il 21 febbraio, Stefano Rossi (psicopedagogista scolastico, direttore del Centro per la Didattica Cooperativa e ideatore del Metodo Rossi, su cui ha formato più di 50mila docenti), offrirà una riflessione sulla complessità del nostro tempo e sulla necessità di crescere bambini e ragazzi resilienti, ovvero dotati di autostima, perseveranza, ma anche di spirito critico, empatia e responsabilità.

Verranno esplorate quattro specifiche coordinate per diventare genitori e insegnanti autorevoli e ci si soffermerà in particolare sulle “ali della resilienza”, essenziali per equipaggiare figli e studenti per le sfide del nuovo millennio. Entrambi gli incontri saranno ad ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti) al teatro comunale di Chiaravalle e avranno inizio alle 16.30. Per i docenti di ruolo è possibile iscriversi sulla piattaforma Sofia del Miur.