Ancona, muore a 18 anni aggrappato al camion sotto il quale si era nascosto

Non ce l’ha fatta il giovane di origini afghane che aveva così tentato di eludere i controlli portuali

Soccorso su un incidente

Soccorso su un incidente

Ancona, 12 giugno 2018 – Non ce l’ha fatta il diciottenne di origini afghane travolto dal camion sotto il quale si era nascosto per eludere i controlli portuali. L’incidente risaliva alla tarda serata di domenica a Falconara, quartiere Villanova. Stamattina il suo cuore ha cessato di battere, troppo gravi i traumi riportati al torace e all’addome. Aveva 18 anni ed era partito alcuni mesi fa dal suo Paese per raggiungere, presumibilmente, il nord-Europa. Per qualche tempo è rimasto in Grecia dove ha ottenuto un documento di protezione internazionale. Domenica sera il suo corpo era stato notato l’altra sera da alcuni automobilisti in transito lungo la Flaminia, all’altezza dell’Eurospin, a terra sul ciglio della strada, senza che si muovesse. Il giovane sembrava morto sul colpo, poi i sanitari del 118 sono riusciti a rianimarlo sul posto e a trasferirlo al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette.

Le sue condizioni erano davvero critiche, i chirurghi di Torrette hanno provato più volte a limitare le conseguenze terribili dei traumi da schiacciamento con una serie di interventi. Come accennato prima, il torace e l’addome sono stati compromessi irreversibilmente e solo la sua giovane età gli ha consentito di lottare per un giorno e mezzo. Alla fine, ieri mattina, i medici della divisione di rianimazione, dove era stato trasferito dopo i disperati tentativi in sala operatoria, non hanno potuto far altro che decretarne il decesso. Adesso le sue spoglie saranno trasferite nella camera mortuaria dell’ospedale di Torrette nella speranza che qualche familiare possa effettuare il riconoscimento o quanto meno delegarne le procedure. Una prassi non semplice visto che il ragazzo viaggiava da solo con ogni probabilità e rintracciare la famiglia nel Paese d’origine un’operazione lunga. A meno che attraverso membri della comunità afghana del territorio marchigiano non si riesca a rintracciare qualche parente già emigrato in un Paese europeo.