Ancona, 13 marzo 2010 - Profanata di nuovo la lapide del partigiano Vilfredo Caimmi alla vigilia della sepoltura di Derna Scandali: i vandali in azione nella notte al cimitero di Tavernelle. Una grande svastica fatta ad arte con della vernice rossa, al camposanto è intervenuta la Digos. Stavolta l’atto è ancora più grave visto che sulla mensola dove sono appoggiati un lumino e un vaso per fiori gli investigatori hanno ritrovato pure il bossolo di una cartuccia per fucili messo.

 

Rischia di diventare un vero e proprio caso l’ennesimo atto vile nei confronti di defunti legati alla Resistenza. Soltanto pochi mesi fa ignoti balordi avevano lasciato la loro impronta insensata sempre sulla lapide di Caimmi e pochi giorni più tardi, non paghi, avevano pensato bene di imbrattare con simbologie nazifasciste pure la lapide di un altro storico partigiano anconetano, Tonino Gobbi. Il doppio, grave episodio suscitò sdegno all’interno della comunità anconetana.

 

Fu organizzata una manifestazione voluta dall’Anpi di Ancona, l’associazione nazionale dei partigiani, il Comune e il sindaco denunciarono con rabbia l’episodio. Quando sembrava che questo vento fosse passato, ieri l’ennesimo atto vile. La cosa certa è che i balordi hanno agito tra il tardo pomeriggio di giovedì e la mattinata di ieri, prima che il cimitero aprisse al pubblico. Il nipote di Caimmi, Piergiorgio D’Argenio, dopo i fatti dei mesi scorsi aveva chiesto ad una fioraia del posto di controllare la tomba del parente.

 

La donna lo ha fatto giovedì mattina e tutto era regolare, è tornata ieri nella tarda mattinata e non ha potuto non notare i vistosi simboli con cui era stata imbrattata ancora una volta quella lapide della serie 49. A quel punto D’Argenio è stato di nuovo avvisato e stavolta la segnalazione alla questura di Ancona è scattata all’istante. Nel primo pomeriggio di ieri gli uomini della Digos hanno effettuato un sopralluogo dove hanno raccolto la cartuccia di un fucile, probabilmente utilizzato per la caccia.

 

Ora analizzeranno sia il bossolo sia le immagini fotografiche effettuate per studiare eventuali analogie con i vecchi episodi. Avvisati anche i funzionari del servizio comunale competente che ora dovranno accollarsi di nuovo le spese per la nuova lapide e per la posatura. La lapide imbrattata è stata già rimossa ed entro la prossima settimana ne sarà montata una nuova. È probabile che il gesto sia stato fatto in collegamento con la sepoltura di Derna Scandali fissata per questa mattina dopo una commemorazione che si svolgerà all’ingresso del cimitero.