Senigallia, 1 giugno 2011 - SONO STATI una ventina i nudisti che si erano dati appuntamento alla foce del fiume Cesano, nonostante i divieti, identificati dalle forze di polizia lo scorso anno. Ma la prospettiva di multe non sembra preoccupare più di tanto gli appassionati del naturismo, che continuano a frequentare la spiaggia a nord del residence 'Le Piramidi'. Così è stato anche domenica, con nuove proteste da parte di residenti e turisti. «Lo avevamo già fatto presente nei giorni scorsi - afferma l'ex presidente di circoscrizione, Fabio Giardini - e questa situazione non deve essere più tollerata. Ogni anno la storia si ripete. I problemi della frazione non sono stati ancora risolti. Bisognerebbe rimettere il doppio senso di circolazione nel piccolo sottopasso in via prima Strada e sistemare il nuovo sottopasso alla rotatoria all'altezza de 'Il Maestrale' dove i marciapiedi sono scivolosi per l'acqua che filtra dalle pareti. Tutto questo comporta che per raggiungere la spiaggia, cittadini e turisti comprese diverse famiglie con bambini piccoli, preferiscano percorrere il sentiero che costeggia il centro commerciale. Soltanto che alla foce, il sentiero sbuca proprio in mezzo alla spiaggia occupata dai nudisti». Così chi frequenta la spiaggia libera a nord delle 'Piramidi' torna a chiedere maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine, della polizia municipale e Guardia costiera. Intanto però cresce anche il fronte dei favorevoli, come l'intervento che qui a lain calcio ospitiamo dimostra. Insomma quella di Cesano è sempre più una spiaggia al centro della disputa. Spoglia ma contesa.

L'intervento di un naturista. E voi che ne pensate? Lasciate il vostro commento

di RICCARDO DE SANGRO*

CESANO? Scandalo? Naturisti in spiaggia? Rivolta di villeggianti ben pensanti? Ma no! Solo qualche sparuto sopravvissuto all'età della Pietra può ancora scandalizzarsi di un innocente nudo, maschile o femminile che sia, quando tra giovani e meno giovani, i bambini delle coppie naturiste giocano con i loro secchielli e le loro palette. Quello che stupisce di più quando si presta l'orecchio a chi vede nel nudo e in chi lo pratica con estremo riserbo sulle spiagge il ricettacolo di ogni perversione, è l'affermazione: "Non è per noi adulti che non vogliamo bagnanti aditi a questa pratica, ma è per i nostri figli, i nostri bambini!" .Come se i bambini si meravigliassero o si scandalizzassero al cospetto di un corpo! Ma si sono mai accorti quanto poco i minori prestino attenzione a questo aspetto? Non pensano che se reazione c'è da parte loro è solo perché genitori poco attenti alla crescita del proprio figlio, gli inculcano fin dall'inizio la perversa idea della connessione organi genitali=peccato? Pensiamo e speriamo che quegli stessi genitori, non certo per esibizionismo, ma solo nelle circostanze in cui spogliarsi è necessario, il bagno per esempio o la doccia in casa, non abbiano scrupoli a mostrarsi non foss'altro che per insegnar loro i primi rudimenti di anatomia. Ma anche semplicemente per non caricare arbitrariamente di valori negativi un organo che non può che avere pari dignità con gli altri, anch'essi voluti dal Dio Creatore. DIRETE: ma c'è stato il peccato originale e la cacciata dal Paradiso Terrestre. Adamo ed Eva, nudi, si coprono vergognosi al gesto intimidatorio dell'Angelo dopo aver assaggiato il frutto dell'albero della conoscenza disobbedendo. Ebbene la Chiesa stessa, dopo aver cancellato le foglie di fico e i serti fioriti dagli splendidi Adami ed Eve del nostro glorioso passato pittorico riconoscendoli ridicoli e contrari alla stessa liturgia, ha fatto gran passi avanti dichiarando in articoli dei giornali di stretta osservanza che il nudo in sé non ha niente di peccaminoso. I nostri censori, più realisti del re, del Papa, in questo caso, vogliono a tutti i costi vedere quello che non c'è.

Ma per fortuna, anche leggendo gli ultimi articoli della stampa locale, i favorevoli tra i residenti o gli occasionali turisti aumentano a dismisura, l'opinione gretta del NO a tutti i costi si sta sgretolando tra le mani dei più retrogradi. Nudi su quel piccolo spazio di spiaggia tra il complesso Le Piramidi e la foce del Cesano? Ma sì, perché no, che noia possono dare se se ne stanno tranquilli sotto i loro ombrelloni, raggiungendo, discreti, il mare al momento del bagno. Se proprio volete passare di là - ma poi a che scopo visto che oltre la foce del fiume non si può andare - e se proprio vi danno fastidio quegli innocenti corpi - molto più innocenti se proprio vogliamo essere sinceri di quanto non lo siano quelli, maschili o femminili che siano, fasciati negli eleganti costumi che le case di moda sfornano anno dopo anno sempre con l'intento non dichiarato ma subdolamente suggerito di esaltare proprio quanto si vuole nascondere - abbassate lo sguardo o giratevi verso il mare. Bastano due-tre passi per saltare lo spazio sconcio.

E che le amministrazioni locali aprano gli occhi, guardando i paesi della nostra stessa terra: l'Europa, uscendo dal piccolo della nostra vecchia gloriosa - ma fino a quando ancora, se continua ad essere fanalino di coda - Italia, per aprirla ad un turismo ricco, raffinato, moderno che per il momento è costretto a scegliere altri lidi, altre spiagge, altro mare per la cecità dei nostri governanti.

* RICCARDO de Sangro, docente di lingua e letteratura francese, risiede a Firenze ma passa buona parte della bella stagione a Senigallia, da affezionato residente estivo. E' anche scrittore: il suo ultimo romanzo 'Il capriccio della Dea' - edito da Guida (Napoli), 330 pagine, 14 euro, ma a disposizione gratuita nella biblioteca comunale di Senigallia - affronta argomenti di stretta attualità: il rapporto maternità/professione, la fecondazione assistita, le coppie di fatto, e tratta anche con mano leggera il 'naturismo' spogliandolo da pregiudizi e pudicizie.