Ancona, 12 ottobre 2011 - I parrocchiani della chiesa di san Francesco e del convento dei Cappuccini celebrano un funerale molto particolare. Quello della chiusura del convento. Nulla di assolutamente nuovo, la perdita di funzionalità del convento era cosa nota, adesso è diventata ufficiale visto che lo stesso Ordine dei Cappuccini l’area conventuale l’ha venduta firmando il contratto proprio nei giorni scorsi. Sull’acquirente nessuna indiscrezione da parte di colui che del convento è stato responsabile e rettore, padre Adriano Scalini: "La firma è fresca — spiega — tenere quel convento senza utilizzarlo non aveva senso per cui abbiamo deciso di venderlo. Chi l’ha comprato non glielo posso dire, una cosa è certa, l’edificio non subirà trasformazioni strutturali importanti e tanto meno demolizioni e sono certo che si trasformerà in qualcosa di veramente bello. Ci vuole solo pazienza di aspettare".


Stando al manifesto funebre preparato e affisso dai parrocchiani della chiesa di via Fermo, la vendita ufficiale è arrivata il 9 ottobre. Come scritto sul manifesto: "E’ venuto a mancare all’affetto dei suoi cari all’età di 50 anni (circa). Ne danno il triste annuncio i parrocchiani presi alla sprovvista da tale scomparsa, ma ufficialmente pronunciata. Nel cordoglio è acceso il ricordo dei momenti in cui la parrocchia san Francesco d’Assisi era viva e vicina ai suoi parrocchiani". Il manifesto, per certi versi goliardico e davvero ben fatto, è stato attaccato dagli ideatori stessi della curiosa presa di posizione in diverse zone della città, in particolar modo nella zona che dal Piano sale verso i popolari quartieri di Grazie e Tavernelle, specie in concomitanza degli spazi dedicati agli annunci funebri veri e propri. Secca, tuttavia, la smentita di padre Adriano che respinge al mittente le cose scritte: "A chiudere è soltanto il convento — puntualizza il frate — che è inutilizzato da almeno quattro anni e che da un anno e mezzo a questa parte non ha più ospitato frati. Tenere una struttura del genere chiusa non ha senso. Ciò non significa che la chiesa di san Francesco smetterà di funzionare o sarà sconsacrata. Convento e chiesa sono due cose diverse, separate, ognuna con le sue funzioni. I parrocchiani stiano tranquilli".