Ancona, 22 agosto 2013 - E' stata la denuncia di una minorenne adescata su Facebook a far scattare le indagini che hanno portato all'arresto di un imprenditore di 44 anni, incensurato, residente nelle Marche. Le accuse sono violenza sessuale, pornografia minorile e produzione di materiale pedo-pornografico (con l’aggravante di avere ingannato le vittime sulla sua reale identita’) nei confronti di 28 ragazze, per lo più minori di 14 anni.


Gli agenti della postale dalla polizia postale e delle comunicazioni dell’Umbria, insieme alla postale di Ancona, hanno scoperto che l'uomo aveva costruito un falso profilo Facebook intestato a una donna (con anche foto), che utlizzava per conttatare ragazze minorenni, acune delle quali hanno anche meno di 14 anni, e le convinceva a mandare foto che le ritraevano nude. Poi ricattava le ragazze, costringeva a compiere degli atti sessuali via webcam, e registrando il contenuto pornografico. E’ quanto emerge da un’indagine della Polizia Postale dell’Umbria che stamani ha arrestato l’uomo, incensurato, residente nelle Marche.


Le ragazze adescate sono risultate residenti in varie regioni (cinque in Umbria). L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Perugia, Gemma Miliani, ha preso avvio lo scorso anno dalla denuncia presentata alla Polizia Postale umbra da una minorenne adescata su Facebook, da una presunta donna, che poi l'aveva ricattata. La ragazza però non ha ceduto e si è confidata col padre. 

Dopo essere stato identificato, l'uomo ha subito una prima perquisizione a dicembre scorso: dal materiale trovato è emerso che tutte le 28 ragazze erano state adescate nel 2012, sfruttando anche il fatto che alcune erano amiche fra di loro e praticavano lo stesso sport (che gli investigatori non hanno reso noto per non rendere identificabili le giovani vittime). Inoltre è emerso che l'uomo catalogava e archiviava anche su dischi esterni il materiale pedopornografico così ottenuto.