Ancona, 2 ottobre 2013 - Tra le accuse, abusi sessuali, sevizie e anche condizionamento psicologico. E' quanto, secondo i genitori, avrebbero subito due bimbi per mano dello zio, uno studente universitario trentenne che ogni tanto faceva loro da baby sitter. I genitori hanno reso mercoledì la loro testimonianza in tribunale ad Ancona, ma l'imputato, difeso dall’avvo Giovannino Tringali, respinge le accuse come frutto di pura fantasia. Il trentenne si trova tutt'ora agli arresti domiciliari, dopo essere stato arrestato nell'aprile 2012 per fatti che sarebbero avvenuti un paio di mesi prima. Gli inquirenti avrebbero ricostruito la sequenza delle violenze e delle sevizie grazie ai certificti medici dei due bimbi, che al momento delle presunte violenze avevano 2 e 4 anni.

I genitori delle vittime hanno raccontato una serie di episodi riferiti dai figli che, qualora fosse confermata, farebbe emergere l’esistenza di una specie di casa degli orrori. Secondo la difesa, invece, i fatti sarebbero assolutamente non credibili e lo studente non avrebbe fatto nulla di quanto riferito dai bambini. Il processo proseguirà il 29 gennaio davanti al tribunale collegiale.