"A 15 anni vivo nella paura del fiume Le nuove generazioni dimenticate"

Una delle testimonianze dei manifestanti che ieri hanno sfilato dal Mandracchio al centro, bloccando il traffico

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"Ho solo 15 anni e sono già stanca di avere paura di un fiume. A noi, alle nuove generazioni, non ci pensa nessuno". L’affondo più significativo e accorato durante la manifestazione di ieri dal Mandracchio a piazza Roma è stato quello di una studentessa. Alla base la solidarietà alle popolazioni alluvionate del senigalliese, con una nutrita partecipazione da parte loro, soprattutto dalla città di Senigallia, per la seconda volta in 8 anni finita sotto il fango del Misa.

Sulle cause i manifestanti – Friday for Future, Spazio Arvultura, No Trivelle e altre sigle - non hanno dubbi: "Le istituzioni sono colpevoli, a partire dalle ultime amministrazioni regionali, di destra e di sinistra _ hanno gridato i manifestanti che hanno preso la parola durante il corteo _. E poi c’è il capogruppo di Fratelli d’Italia Ciccioli, secondo cui le vittime se la sono cercata oppure si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Assurdità, ma Ciccioli lo conosciamo bene, il problema non è lui ma l’insieme della politica". Una volta raggiunta la centralissima piazza Roma, poco prima delle 18, già piena di giovani e di anconetani a passeggio, il corteo, accompagnato da un nutrito cordone di polizia coordinato dalla questura di Ancona, si è fermato sul lato Fontana dei Cavalli per una assemblea permanente. Qui, verso la fine della giornata di protesta i manifestanti hanno simbolicamente bruciato alcune bollette. Il caro energia, i cambiamenti climatici e l’alluvione che ha colpito anche l’alto pesarese: tre temi correlati e alla base del corteo di ieri. In mezzo ai circa 500 manifestanti arrivati da diversi centri della regione e non solo anche Pergolesi, consigliere comunale di opposizione a Senigallia, lui stesso alluvionato: "Dentro casa mia è entrata acqua fino per più di due metri. Sono senz’acqua corrente. Sentire che il presidente della Regione Acquaroli è diventato commissario per l’emergenza è assurdo. Sei mesi fa ha spostato 400mila euro di risorse dal fiume Misa all’Esino, e poi è successo quello che è successo. Le paratie per i ponti non ci avrebbero salvato, ma attenuato il danno sì e invece non sono state fatte mettere dalla Regione". La Digos e gli altri reparti della questura hanno tenuto bene in mano la situazione, aiutati dal comportamento dei manifestanti. Pochi i momenti di tensione durante il pomeriggio, tra cui la discussione sul percorso del corteo. Gli organizzatori volevano arrivare fino a piazza Cavour, davanti alla sede dell’Assemblea legislativa, la polizia farli entrare subito in piazza Roma da corso Stamira: alla fine piccola deviazione fino a via Marsala e poi giù lungo corso Garibaldi. A parte il lancio di un paio di fumogeni e l’esplosione di petardi poco altro da segnalare. Unico dettaglio da rivedere la viabilità: decine di vetture sono rimaste bloccate per mezz’ora in via Cialdini con alcuni automobilisti inferociti.

Pierfrancesco Curzi