Abbiamo lottato per salvare il nostro lavoro

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Marco

Baccani*

Ieri purtroppo abbiamo dovuto salutare i ragazzi interinali, in staff leasing perché per loro era l’ultimo giorno di lavoro, mentre noi stiamo aspettando, speriamo entro una decina di giorni per firmare il passaggio alla nuova azienda che sta acquisendo la Caterpillar con noi lavoratori. Non vedremo più questi ragazzi con cui abbiamo condiviso parte del percorso e gli auguro di cuore di trovare un impiego stabile. Noi lavoratori Caterpillar abbiamo vissuto mesi di inferno. Da quel 10 dicembre in cui è stata annunciata la chiusura di un’azienda che andava bene perché "In Cina e Messico si risparmia", dopo una prima fase di incredulità e rabbia, è iniziato un intenso periodo di lotta. Abbiamo fatto di tutto e di più. Perché non sempre chi lotta ha vinto, ma, citando Che Guevara, chi non lotta ha già perso. All’inizio la nostra vertenza sembrava non aver diritto al tavolo ministeriale perché riguardava meno di 250 lavoratori, poi per fortuna, insistendo, siamo arrivati al Mise. Sono poi arrivati diversi potenziali acquirenti ma qualcuno si è defilato. È rimasta un’unica azienda di tutt’altro settore rispetto alla Caterpillar: l’automotive. E da lì iniziata una nuova situazione drammatica con una guerra civile all’interno della fabbrica. Prima che arrivasse la nuova azienda, Imr, tutti chiedevano lavoro, ma quando si è presentato chi voleva fare accordo lasciandoci tra l’altro contratto, diritti, livelli di inquadramento e un premio di produzione, è iniziata a girare voce che Caterpillar aveva dato dei soldi a Imr per ciascun lavoratore che passava alla nuova gestione. È seguita un’emorragia di lavoratori che inseguivano il sogno milionario, la buonuscita di Caterpillar che però non è prevista. In diversi hanno scelto di non restare e fare causa alla vecchia azienda. Scelte personali che però hanno rischiato di intaccare la libertà di scelta di chi voleva salvare il proprio posto di lavoro. Momenti di ansia e paura, dopo diverse battaglie pensavamo la guerra fosse vinta e invece ci volevano almeno 150 lavoratori per varare l’operazione. Ora sembra che anche questo scoglio sia superato, ma i pensieri resteranno fino alla firma del passaggio, prevista tra dieci giorni.

*operaio Caterpillar