"Abbiamo scelto il metano per risparmiare Ora arriva una stangata insopportabile"

Balzo del prezzo del gas, fino al 50% in più rispetto al mese scorso: automobilisti sgomenti e arrabbiati ai distributori "Riceviamo telefonate e lamentele: ognuno cerca l’offerta più conveniente, ma l’aumento dipende dal costo della materia prima"

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"Fino a qualche mese fa era facile capire quanto si sarebbe speso per un pieno di metano: 1 chilo di carburante, 1 euro, o poco meno, di spesa". Ora non è più così, da qualche giorno i prezzi al distributore del gas metano sono schizzati alle stelle, con aumenti anche del 50%: almeno ad Ancona, troviamo prezzi che vanno da 1 euro e 25 centisimi al chilo fino quasi all’euro e cinquanta, con gli automobolisti sorpresi, perplessi e, in fin dei conti, infuriati. Oggi alle pompe di metano vediamo occhi strabuzzati davanti ai prezzi, automobilisti che calcolano quanto in più dovranno spendere per compiere i chilometri necessari agli spostamenti casa-lavoro o allo svago e infine imprecazioni contro un aumento tanto inaspettato quanto sgradito.

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Ci spiega la situazione Domenico Balzamo del distributore di metano in via del lavoro, al porto di Ancona: "Con l’aumento degli ultimi giorni gli automobilisti pagheranno almeno un euro in più ogni tre chili di metano", una spesa che può diventare importante per chi viaggia per lavoro o è spesso in auto. Alcuni distributori – anche in provincia di Ancona, per non parlare poi delle autostrade, dove i costi del carburante sono più alti – un chilo di metano può arrivare a costare anche 2 euro e 10 centesimi, con gli automobilisti alla costante ricerca dell’offerta più conveniente. "Arrivano tantissime telefonate – continua Balzamo – solo questa mattina (ieri, ndr) prima delle 11, ne sono arrivate una ventina per sapere il costo del metano, e vediamo auto fermarsi davanti al nostro cancello, leggere i prezzi e magari tornare per fare rifornimento dopo poche decine di minuti". Ma c’è anche chi è sorpreso nel vedere il prezzo del rifornimento appena fatto: "Ero abituata a spendere meno di dieci euro per un pieno – dice Gabriella Tonnarelli, al volante di una nuova Panda a metano – e oggi ho visto un conto di più di tredici: è un aumento esagerato".

Una sorpresa tanto più sgradita per chi ha scelto di comprare un’auto – ma anche un veicolo da lavoro – a metano proprio per risparmiare, approffittando di incentivi e del costo del carburante, che si prometteva dovesse rimanere basso. Una promessa non mantenuta. "Faccio 60 chilometri al giorno per lavoro e ho scelto una macchina a metano proprio per la convenienza – racconta Patrizia Marconi – ho scoperto con sorpresa l’aumento proprio adesso, pagando il conto del pieno di metano". La sorpresa e l’irritazione sono sul volto di tutti gli automobilisti che pure sono numerosi anche alla pompa di metano del distributore di via Strada Vecchia del Pinocchio. "Gli automobilisti sono tutti sconcertati da un simile aumento, riceviamo tantissime lamentele per l’aumento vertiginoso dei prezzi, che però ovviamente non dipende da noi" commenta Luca Marsala che si occupa insieme a un collega dei rifornimenti di gas metano. È d’accordo anche Nicola Paolucci, che si occupa del rifornimento di gas al distributore davanti al bar Luana in via Primo maggio: "Alcuni clienti si lamentano anche con noi dipendenti, ma c’è stata tanta informazione sull’aumento dei prezzi del gas. Certo, capisco lo sgomento per un aumento superiore al 35%: il prezzo era già salito in passato, ma da quando lavoro in questo settore è la prima volta che vedo un balzo così importante dei prezzi". Un aumento simile non si è visto neppure per gli altri carburanti, nonostante nelle ultime settimane siano cresciuti anche i prezzi di benzina, gasolio e soprattutto di Gpl, un altro gas molto usato come carburante per le auto, senza però toccare i picchi del gas metano.

Prova a spiegare le cause del balzo del prezzo del gas Mario Rossi, del distributore Q8 lungo l’Asse Nord-Sud: "Negli ultimi anni sempre più persone hanno scelto un veicolo a metano, per fare un po’ di economia sul carburante, sono aumentate le richieste e la produzione non è aumentata altrattanto, quindi stanno lievitando i costi". Resta da vedere se il prezzo resterà costante per i prossimi mesi o se continuerà a salire. "Il metano è ancora conveniente – commenta Donato Napoletani che proprio pochi mesi fa ha comprato un’auto a metano – ma ciò non toglie che la spesa in più che dovremo affrontare è importante: ogni mese dovrei spendere almeno trenta euro in più".

Insomma, nei prossimi giorni ai distributori, non si parlerà d’altro che di questo inaspettato aumento del gas, con le immancabili dietrologie: progetto ordito dall’Opec per recuperare i milioni persi durante la pandemia, trama dei produttori per favorire l’acquisto delle auto elettriche o follie del libero mercato. Fra i tanti dubbi, però una certezza accomuna tutti gli automobilisti: si uscirà dai distributori con il serbatoio pieno, ma con il portafogli ben più leggero. In una città come Ancona, dove prendere la bicicletta o un mezzo alternativo all’auto non è ancora un’abitudine diffusa, la scelta del metano che sembrava favorire il portafoglio degli automobolisti ora rischia di diventare un’ulteriore amara sorpresa per chi ogni giorno si mette alla guida.

Marco Moroni