Accampamenti anche al porto antico

Giacigli scoperti sotto le arcate tra l’arco di Traiano e Clementino

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di Marina Verdenelli

Chi passa a piedi sulla strada nemmeno li vede. Per letto hanno pezzi di cartone e sopra delle coperte con cui ripararsi dal freddo. Il rifugio di fortuna si trova all’ombra dell’arco di Traiano, sotto le arcate della passeggiata rialzata che arriva fino all’arco Clementino. Sono i clochard del porto, probabilmente alcuni sono gli stessi che la settimana scorsa sono stati fatti sgomberare dal porticato che collega via Curtatone con via Montebello, un passaggio pedonale in pieno centro cittadino trasformato in dormitorio. Ieri mattina, poco dopo le 9, sotto una delle arcate che sono divise dalla sede stradale da un prato d’erba e una catena, c’erano due senzatetto che ancora riposavano. Un terzo "letto" era libero, qualcuno aveva già lasciato il giaciglio. Coperte e segni di bivacchi erano lì anche domenica mattina. Il rifugio improvvisato al porto non è la prima volta che viene utilizzato da chi una casa dove andare a dormire non la ha. Ha tre lati riparati, è sotto il livello della strada, ma in una zona molto trafficata perché ogni mattina ci passano operai per andare al lavoro e personale di servizio, forze dell’ordine comprese. A differenza di via Curtatone non c’è stato nessun blitz dei vigili urbani ieri ma queste persone andrebbero collocate in una situazione migliore. Negli ultimi mesi il problema dei senza tetto sembra essere aumentato in città. Di giorno si vedono spesso uomini chiedere l’elemosina lungo corso Garibaldi, anche con animali al seguito. Al porto la meta prediletta dai clochard era la vecchia stazione marittima ma il manufatto, dove in molti si rifugiavano per passarci la notte, è stato reso inaccessibile di recente perché è stata messa una rete all’ingresso dell’immobile. Anche dalla ex fiera, al Mandracchio, sono stati fatti allontanare i senzatetto a cui diverse associazioni di strada, da ultimi i City Angels, hanno prestato più volte aiuto portando cibo e vestiti caldi. In uno degli ultimi tavoli del comitato per l’ordine e la sicurezza che si tiene in prefettura è stata annunciata una ordinanza anti clochard e anti degrado per il porto che vieta l’accesso alle strutture che nell’ultimo periodo sono state meta di senzatetto e di situazioni di pericolo. Ad emanarla doveva essere l’Autorità Portuale che doveva provvedere anche ad indicare interventi per la rimozione di giacigli di fortuna fatti di materassi, coperte e altri oggetti impropri al fine di tutelare il decoro del porto stesso. E’ da tempo che lo scalo dorico attira senza fissa dimora che occupano per la notte strutture semi abbandonate. Un brutto biglietto da visita per la città e la regione che non possono girarsi dall’altra parte. L’ultimo dormitorio per sbandati, quello tra via Curtatone e via Montebello, è stato smantellato per la segnalazione e l’intervento dei residenti che sabato hanno chiamato i vigili urbani. Sotto il porticato che funge da passaggio pedonale di servizio c’erano diverse persone che dormivano, immigrati stranieri di nazionalità somala risultati in regola con il permesso di soggiorno.