Accampati per avere i documenti Il Prefetto convoca questore e Comune

Pellos: "Non siamo insensibii al problema, ci faremo carico di questa situazione". Oggi una doppia riunione sul caso

Migration

di Pierfrancesco Curzi

"Non siamo insensibili al problema, ci faremo carico anche di questa situazione". così il prefetto di Ancona, Darco Pellos, che ha preso visione del problema della trentina di migranti di nazionalità pakistana che da giorni vivono accampati nell’area verde attigua alla questura di Ancona.

La questione è seguita con la massima attenzione dagli uffici e su questo il prefetto interviene: "Siamo così attenti che per domattina (stamani, ndr.) ho indetto una doppia riunione dedicata al tema in generale e nello specifico. Prima un incontro sulla questione dell’accoglienza, sulla ristrutturazione dell’apparato e sulle possibilità di manovra _ ha aggiunto Darco Pellos _. Successivamente ho convocato in prefettura i vertici delle forze dell’ordine, a partire dal questore, e dell’amministrazione comunale per capire il da farsi nello specifico si migranti pakistani. Oltre ai profughi ucraini accolti nel sistema Cas e Sai è in ripresa anche l’arrivo dei migranti attraverso il Mediterraneo; di recente abbiamo attivato una ventina di posizioni sul fronte dell’accoglienza".

Fino a qui la prefettura che coordina l’accoglienza assieme al sistema ex Sprar dei Comuni (oggi Sai). L’amministrazione comunale non ha al momento posti nel centro di accoglienza per senza fissa dimora, ma gli uffici dell’assessorato ai servizi sociali sono al lavoro per reperire soluzioni sotto ogni punto di vista. La questura dal canto suo non ha alcuna competenza sul fronte delle pratiche per le richieste d’asilo e per l’accoglienza.

A suo onere lo svolgimento dei fotosegnalamenti propedeutici all’apertura dei singoli fascicoli. Per quanto concerne la loro presenza all’esterno della sede, la questura non si è al momento opposta. I migranti vivono accampati nel parco pubblico attiguo che collega la questura al liceo scientifico Savoia e non stanno causando alcun problema di ordine pubblico.

Certo, stiamo parlando di una situazione di disagio abbastanza accentuato e tutto ciò avviene proprio davanti alla sede provinciale della polizia. Il Carlino ha messo in luce quella che potrebbe diventare un’emergenza per i trenta migranti di fatto non seguiti da alcuno fino all’altro giorno.

La loro presenza davanti all’ingresso della questura e nel parchetto a monte della stessa è rimasta tale anche ieri. L’ennesima notte passata sotto le stelle e poi la lunga attesa in fila per avere notizie sulla loro situazione di richiedenti asilo.