di Marina Verdenelli
E’ finito agli arresti domiciliari il 19enne che la settimana scorsa ha accoltellato un amico durante una festa in villa. Ieri il giudice per le indagini preliminare ha firmato la misura cautelare per il rischio di reiterazione del reato e inquinamento delle prove. Adesso dovrà stare recluso in casa con il braccialetto elettronico. Pesanti le accuse nei suoi confronti: tentata estorsione, lesioni aggravate dall’uso di un’arma e detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. La festa che si era macchiata di sangue risale a giovedì della scorsa settimana. Si era tenuta in una bella casa, alla Baraccola, un immobile che verrebbe preso in affitto per grandi eventi.
A subire la coltellata era stato un 16enne anconetano, colpito alla schiena. Il fendente gli era arrivato dal 19enne, di origine dominicana, ma nativo di Ancona. La posizione di quest’ultimo era già delicata perché si sarebbe reso protagonista anche di una rapina ad un adolescente, in piazza Cavour, avvenuta il 30 agosto del 2021, insieme anche ad un altro giovane. Era ancora minorenne all’epoca e per quei fatti dovrà affrontare l’udienza preliminare al tribunale di minorenni il prossimo 3 ottobre. Rischia di essere rinviato a giudizio. Con questo fatto per lui arrivano nuove grane giudiziarie. Nei prossimi giorni dovrà affrontare l’interrogatorio di garanzia. Il 19enne ha già nominato un avvocato di fiducia, Michele Di Ruggero. Il fendente che avrebbe sferrato alla festa in villa ha colpito il minorenne nella zona dorso lombare, la parte bassa vicino ai reni. Il 16enne non è stato mai in pericolo di vita e ha riportato 10 giorni di prognosi. Dietro il gesto ci sarebbe il mancato pagamento di una somma di denaro per motivi di droga. Questo ha innescato un’accesa lite tra i due e il 19enne avrebbe estratto il coltello da una tasca ferendo il minorenne. Nell’abitazione non era stata chiamata nessuna ambulanza. Il minorenne si era rivolto ai genitori che lo avevano poi portato in ospedale, a Torrette. Aveva riportato un taglio superficiale che aveva richiesto dei punti di sutura. Tenuto in osservazione nel reparto di Chirurgia era stato poi dimesso. Sull’accaduto indaga la squadra mobile.