Ancona, accoltella l'amico dopo una lite sulla pensione. Arrestato

La vittima, 83enne di Castelbellino, è stato colpita tre volte a torace, collo e testa. L'aggressore accusato di tentato omicidio

Le indagini dei carabinieri dopo l'aggressione a Maiolati Spontini

Le indagini dei carabinieri dopo l'aggressione a Maiolati Spontini

Maiolati Spontini (Ancona) 18 ottobre 2019 –Va a fare la sua passeggiata mattutina, prima dell’alba quando sente arrivare qualcuno alle spalle. Una, due e poi tre coltellate: al torace al collo e alla testa. Lui, 83enne di Castelbellino, molto noto perché esponente politico negli anni ’80-’90, grida aiuto, cade a terra in un lago di sangue ma riesce a gridare ‘aiuto’. Esce una signora, sotto choc, lancia l’allarme. L’aggressore, 66enne anche lui di Castelbellino, si dilegua spezzando il coltello a metà e lanciando il manico nel parco e poi scappa in auto.

Sono le 5,45 e siamo nella zona della biblioteca Fornace, tra via Trieste e via Fornace. Una zona residenziale molto tranquilla dove l’anziano residente nella vicina Castebellino stazione è solito recarsi il mattino. Mentre l’83enne, rimasto sempre cosciente durante i soccorsi, viene trasportato all’ospedale Carlo Urbani e trasferito in Rianimazione, i carabinieri della compagnia di Jesi, in campo gli uomini della stazione di Moie oltrechè dell’Aliquota Radiomobile, con rapidi accertamenti hanno avviato le indagini fino ad arrestare l’aggressore che nel frattempo era rientrato nella sua abitazione a Castelbellino, paese dove ieri mattina è stato raggiunto dai carabinieri.

Decisiva la testimonianza della vittima per incastrare l’aggressore. Si tratta di un uomo di 66 anni, pensionato in cura al dipartimento di salute mentale di Jesi. E’ stato interrogato e arrestato poco dopo per tentato omicidio perché le ferite riportate dall’ 83enne hanno interessato parti vitali del corpo. Ha riportato ferite alla testa al collo e al torace con la presenza di aria nello spazio pleurico: resta strettamente monitorato in Rianimazione ma non sarebbe in pericolo di vita.

La sera precedente, l'aggressione avrebbe discusso con la vittima al circolo Primo Maggio che si trova nel cuore di Castelbellino. «Sembra che l'aggredito abbia fatto alcune battute – riferiscono ancora sotto choc alcuni frequentatori del circolo primo Maggio - in relazione alla pensione che prendeva l'aggressore: pare abbia detto che quella pensione  non la meritava, perché non aveva mai lavorato». Questo avrebbe fatto scattare nell'arrestato, descritto da chi lo conosceva spesso aggressivo con i suoi interlocutori specie sui temi politici, una rabbia sfociata poche ore dopo in brutale aggressione.

«Ho sentito un grido disumano e mi sono affacciata – racconta da via Trieste, ancora atterrita la signora che ha dato l’allarme -. Ho visto qualcuno fuggire e quel signore ferito. Mi sono spaventata da morire».