Addio a Renato Moschini amante dell’arte in tutte le sue forme

Era soprannominato anche "l’uomo dell’Esino": conosceva perfettamente il tratto terminale. Lunedì l’ultimo saluto

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Se n’è andato ‘l’uomo dell’Esino’, dopo una spietata, breve e improvvisa malattia che lo aveva colpito un paio di settimane fa. Ieri si è spento a 77 anni Renato Moschini, storico personaggio di Castelferretti e conosciuto e ammirato da tutti per la sua passione per l’arte. Faceva qualsiasi cosa, grazie ad una straordinaria abilità nell’uso della manualità: in particolare scolpiva legni e tronchi che raccoglieva lungo il fiume, del quale ne era follemente innamorato, per arrivare alla costruzione di composizioni geniali. Ma dipingeva anche quadri ed esponeva alle mostre, giusto per menzionare alcune delle altre attività che lo vedevano sempre in prima linea. In passato aveva lavorato a Chiaravalle, da Beni, dove produceva fucili e cartucce. Poi era stato assunto in Comune a Falconara, in qualità di operaio, e si è occupato per molto tempo della realizzazione e installazione della segnaletica stradale. Quando il servizio è cessato, ha continuato nell’Ente nei panni di uscere. "Renato era un artista – ricordano i familiari -, impegnato in tante attività. Quello che ci resta è il suo altruismo, l’interesse nel fare cose, aiutare la collettività. Era noto come l’uomo dell’Esino, in quanto conosceva come le sue tasche il tratto terminale, avendo abitato in una casa cantoniera a ridosso del fiume, che dunque frequentava abitualmente. Mancherà moltissimo". La camera ardente sarà allestita nel pomeriggio odierno, il funerale verrà celebrato lunedì con rito civile. A darne la tragica notizia della scomparsa, accolta con dolore e commozione dalla comunità castelfrettese, ma anche da quella di Chiaravalle, un fratello e gli adorati nipoti. Moschini avrebbe compiuto 78 anni il prossimo 2 giugno.

g. g.