RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Addio al poeta Simoncelli: "Era innamorato di Ancona. Con lui si diventava subito amici"

Romagnolo, 75 anni, se n’è andato dopo una lunga malattia. Fu cofondatore della rivista "Sul porto" che negli anni 70 radunò il meglio della poesia italiana. Il ricordo del prof Luccarini.

Stefano Simoncelli aveva 75 anni

Stefano Simoncelli aveva 75 anni

Ieri ci ha lasciato un grande poeta, e anche un grande ‘amico’ di Ancona. Stiamo parlando di Stefano Simoncelli, che la scorsa notte si è spento all’età di 75 anni, dopo una lunga malattia. Nato a Cesenatico, Simoncelli fu, tra le altre cose, cofondatore e redattore della rivista ‘Sul porto’, che negli anni Settanta radunò attorno a sé il meglio della poesia italiana, con nomi come Vittorio Sereni, Giorgio Caproni, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Raboni, Franco Fortini, Giovanni Giudici e Attilio Bertolucci. Simoncelli lo scorso 8 maggio avrebbe dovuto essere ospite del ‘Festival del Pensiero Plurale’, al Museo Omero, nell’ambito della rassegna ‘La Biblioteca filosofica’.

Le sue condizioni di salute purtroppo hanno provocato l’annullamento dell’incontro, in cui il poeta avrebbe presentato il suo ultimo libro ‘Visite notturne’, edito dalla Pequod. Proprio la casa editrice anconetana rappresenta uno degli elementi chiave del rapporto che univa Simoncelli al capoluogo marchigiano. Tante le sue opere pubblicate dalla Pequod, a cominciare da ‘Giocavo all’ala’, nel 2004, a cui fecero seguito ‘La rissa degli angeli’, ‘Residence Cielo’, ‘A beneficio degli assenti’, ‘Un barelliere del turno di notte’ e ‘Sotto falso nome’, senza contare ‘Terza Copia del gelo’ e ‘Hotel degli introvabili’, usciti per la Italic. Non sorprende la prevista presenza di Simoncelli al ‘Festival del Pensiero Plurale’. Il direttore artistico del festival è infatti il professor Antonio Luccarini, che del poeta romagnolo era grande amico.

"L’avevo fatto venire ad Ancona quando ero assessore alla cultura. Ci capimmo subito perfettamente. La nostra amicizia iniziò così. Ogni volta che pubblicava un libro veniva in città a presentarlo. Amava molto Ancona. Ci veniva sempre. Con lui si diventava subito amici". E tra questi amici Luccarini cita Francesco Scarabicchi. "Insieme fecero tante presentazioni di libri – ricorda Luccarini -. Simoncelli fu anche ospite del festival ‘La Punta della Lingua".

Al nostro festival avrebbe presentato ‘Visite notturne’, in cui parla dei fantasmi dei morti che venivano a trovarlo di sera, come in una sorta di appuntamento. Il padre, la madre, la moglie’. Luccarini ricorda anche un aspetto ‘particolare’ di Simoncelli, di rado associato a un poeta: il suo eccellere nello sport. "Da ragazzino era un piccolo campione del calcio. Il padre però lo indirizzò verso il tennis. E anche lì si era distinto. Tra i giovanissimi lui e Panatta erano considerate le promesse del tennis italiano. Poi lui decise di dedicarsi alla poesia e all’impegno culturale. Ma lo sport l’ha sempre praticato".