Addio "Frullo", simbolo della lotta per i diritti di chi vive in sofferenza

Roberto Frullini, 56 anni, è stato artefice dell’apertura del centro Nemo a Torrette. Politico e studioso

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Andrea Massaro

Quanta forza può sprigionarsi da una sedia a rotelle? Tantissima. Specie se a occuparla è una mente fuori dal comune. Roberto Frullini, 56 anni, presidente della Fondazione Dante Paladini Onlus, condannato a una vita in carrozzella per una grave forma di disabilità, un tubo attaccato alla bocca per sempre, è stato una forza della natura. Colto, appassionato, intelligente, sensibile, tenace, attaccato alla sua terra, strenuo difensore della famiglia, delle sue origini, della città in cui viveva. Trasformatore ingegnoso, abile politico, fine conoscitore delle pratiche amministrative, strenuo paladino di battaglie civili, per la vita, per i diritti di chi come lui era costretto a una vita di sofferenza.

Roberto è stato vinto dal Covid nella vita terrena, ma il suo impegno e le tracce lasciate nel corso degli anni di impegno e militanza sociale resteranno pietra miliare. "Roberto – commenta l’ex dg di Ospedali Riuniti, Michele Caporossi è stato fratello di tante battaglie che finalmente, anche grazie alla sua proverbiale tenacia ed intelligenza, ci hanno portato a poter realizzare il suo sogno di una vita: realizzare il centro Nemo nell’Ospedale di Torrette. Una grande innovazione all’insegna della sussidiarietà tra pubblico e privato. Un centro di eccellenza che cura centinaia di pazienti e li segue in tutte le fasi dela loro vita. Sono felice di aver potuto realizzare il suo meraviglioso sogno. Ciao Roberto e grazie". Proprio il centro Nemo, inaugurato da poco a Torrette, resterà il simbolo della tenacia di Roberto. Il nuovo centro, altamente specializzato nella cura e nella ricerca per le malattie neurodegenerative e neuromuscolari, è nato per rispondere al bisogno di cura di una comunità di pazienti composta da oltre 1.000 bambini e adulti marchigiani, ai quali si uniscono circa 2.200 persone delle regioni limitrofe. Roberto, il giorno del’inaugurazione era in prima fila con il suo grande bagaglio d’esperienza. E’ stato lui a spingere per aprire il centro a casa sua. "Grazie per la tua tenacia, per il tuo coraggio, per il tuo impegno, per la tua passione. Un esempio per tutti noi" scrive Antonio Mastrovincenzo.

Commovente il ritratto e il ricordo di Mauro Uliassi, lo chef pluristellato di Senigallia e grande amico di Roberto: "Elegante e bello. Prima di lui non ero sensibile alla disabilità. Non per cattiveria, semplicemente non me ne occupavo. Poi siamo diventati amici. Grazie a lui ho capito che la mancanza di attenzione verso gli altri è dovuta spesso a una mancanza di conoscenza. Viviamo in un mondo che va a 300 all’ora, che cerca di essere sempre patinato. La realtà è fatta da una percentuale di persone che sta bene e da una che ha problemi di salute. Ma anche la prima, presto o tardi, si ritroverà a essere fragile. Ad Antonietta, sua fida assistente, poco prima di morire ha detto: ‘Anche se non ci sarò più, sono sicuro che Mauro e Catia continueranno a organizzarla la cena’. Puoi starne certo, Frullo".

"Frullo". Così amavano chiamarlo gli amici di sempre e di battaglie politiche dagli scranni dell’opposizione a Falconara. Come Sergio Badialetti, anima verde come lui: " Ho avuto l’onore di conoscere lui, i suoi genitori e di condividere con Roberto dal 2002 al 2006 l’esperienza di Consigliere Comunale. Ci siamo impegnati per Falconara. Grazie a lui il primo sottopasso a mare senza barriere architettoniche alla piattaforma Bedetti". "Per noi sei stato tutto" scrive l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, sezione di Ancona. "Di Roberto Frullini, oltre alla tenacia nella battaglia contro la malattia, mi ha colpito l’impegno decennale portato avanti giorno dopo giorno affinché la malattia non fosse una barriera per nessuno, nel campo del lavoro, della vita sociale, dell’accesso ai servizi. Ha lanciato e guidato progetti, realtà imprenditoriali, fondazioni perché aveva tutte le caratteristiche del leader: intelligente, brillante, lungimirante, con tanta forza di volontà e costanza, un modello per tutti quelli che lo conoscevano. Aveva ben chiaro in mente dove dovesse andare e come arrivarci e nel suo percorso ha sempre spronato chi restava indietro, perché era proprio questo il senso del suo viaggio": questo il commento del sindaco di Falconara, Stefania Signorini. La camera ardente sarà allestita oggi alle 14.30 presso la Casa funeraria Pieroni. Domani i funerali alle 14.30 al Rosario, a Falconara.