Aggredita dal compagno e salvata dai passanti

Choc sul litorale, la vittima delle percosse è una 48enne. In arresto un africano che sarà espulso dall’Italia: ha cercato anche di colpire i militari

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di Giacomo Giampieri

Aggredita selvaggiamente dal compagno in spiaggia ma salvata da una coppia di passanti che hanno fatto scudo con il corpo e chiamato subito le forze dell’ordine. Un’altra serata di violenza a Falconara, teatro dell’ennesima aggressione dopo l’ultima in piazza Mazzini dell’8 luglio. Allora era stato un nigeriano 26enne ad infliggere un calcio da knockout ad un operaio rumeno di 48 anni, in reazione ad una sigaretta negata, mandandogli in frantumi tibia e perone. Stavolta, invece, la vittima è stata una donna e l’aggressore un africano 34enne, peraltro irregolare sul territorio nazionale. I fatti si sono consumati mercoledì notte, all’altezza del cavalcaferrovia Tramontana. Due falconaresi, che stavano passeggiando lungo l’arenile, sono stati subito attirati dalle grida disperate di una signora che chiedeva aiuto e che, in quei momenti di terrore, veniva percossa da un uomo. La coppia, quindi, è prontamente intervenuta mettendosi fra la donna e l’africano, provando a proteggerla, richiedendo l’immediato soccorso dei carabinieri. La pattuglia della Tenenza si è fiondata sul posto in un lampo e i militari hanno fermato l’aggressore che, in stato di evidente agitazione, ha continuato a palesare la sua collera anche nei loro confronti. Intanto la donna è stata aiutata e accompagnata presso la guardia medica di via Fratelli Rosselli, dove è stata curata per un trauma contusivo all’occhio e allo zigomo, lesioni guaribili in cinque giorni. Dopo, invece, è stata ascoltata presso la caserma di via Puglie ed è emersa una storia di maltrattamenti perpetrati nel tempo. Da quanto riferito dagli uomini dell’Arma, la donna, 48enne di origini africane anche lei, badante e già madre di quattro figli avuti in una relazione precedente, si è stabilita nelle Marche da diversi anni, passando gli ultimi cinque con l’attuale "aguzzino". L’aggressione di mercoledì è stata la goccia che ha fatto tracimare un vaso già colmo, oltretutto perché la lite prima, e le percosse poi, sono state dettate da un’immotivata gelosia dell’uomo che, rovistando tra gli effetti personali della donna (domiciliata nello jesino) aveva trovato una cornice con una vecchia foto di famiglia, nella quale c’era ovviamente l’ex marito. "Troppo" per l’africano, che ha reagito in maniera scomposta, forse anche per aver alzato troppo il gomito. E così la discussione in spiaggia è precipitata. La donna ha anche relazionato di violenze consumate tra le mura domestiche, con botte e lesioni ai suoi danni, in alcuni casi è stata perfino costretta a ricorrere alle cure in pronto soccorso. Elementi che hanno indotto le autorità competenti ad arrestare l’africano 34enne e a collocarlo presso il carcere di Ancona Montacuto, in attesa della convalida del giudice. Essendo irregolare sul territorio nazionale, sono state anche avviate le pratiche di espulsione. L’uomo si è mostrato violento anche in caserma, quando ha manifestato atteggiamenti oppositivi ed aggressivi verso i carabinieri: pur ammanettato, continuava a scalciare verso i militari e contro lo sportello dell’auto, fino a che non è stato immobilizzato.