
Alcuni passanti avevano chiamato il 112 e sul posto era arrivata una pattuglia della polizia a sirene spiegate (foto archivio)
Senigallia (Ancona), 13 maggio 2025 – Pestata di botte per essersi rifiutata di dare un euro a due ubriaconi incontrati per strada. Vittima una 16enne che è stata presa a pugni in faccia fino alla rottura della mandibola, riportando 30 giorni di prognosi. Per quella aggressione, avvenuta ai giardini pubblici della Rocca Roveresca di Senigallia, ci sono state due condanne ieri al tribunale di Ancona. Imputati per lesioni in concorso due romeni, uno di 36 anni e l’altro di 45 anni. Il primo sarebbe stato l’esecutore materiale del pestaggio e ha preso due anni e mezzo di reclusione mentre l’altro, suo complice, non avrebbe fatto nulla per impedire la violenza e avrebbe minacciato la vittima e la sua amica di morte.
E’ stato condannato a tre anni di reclusione. Il verdetto è stato deciso dalla giudice Alessandra Alessandroni alla fine del processo che c’è stato ieri e si è concluso con l’escussione in aula della vittima dell’aggressione, oggi ormai 23enne.
Il fatto risale al 15 ottobre del 2018. Era sera, attorno alle 21.30, quando la 16enne, italiana, si era incamminata per via Manni con una sua amica 17enne perché questa doveva prendere un treno per raggiungere il fidanzato a Falconara. Durante il tragitto le due ragazzine hanno attraversato i giardini della Rocca per sbucare così davanti alla stazione ferroviaria di Senigallia. Ma al binario dei treni non sono mai arrivate. Mentre camminavano per i fatti loro sono scese per una rampa di scale, vicino ad un locale, e fatti pochi passi si sono trovate davanti a due uomini seduti su una panchina dei giardini.
Uno aveva un cartone di vino e tutti e due erano visibilmente ubriachi. “Dammi un euro”, avrebbe detto il più giovane, capelli corti, vestito di scuro, rivolgendosi alla 16enne. La minore però non aveva soldi e gli aveva risposto di no. Improvvisamente se lo sarebbe ritrovato vicino e le avrebbe sferrato due pugni in faccia. La ragazzina è caduta a terra tramortita. “Mi ha preso per i capelli e mi ha dato un altro pugno alla gola”, ha riferito poi in sede di denuncia, ripercorrendo anche ieri, in aula, i momenti dell’aggressione.
Il romeno l’avrebbe anche trascinata per continuare a colpirla. La sua amica aveva provato a difenderla saltando addosso all’aggressore che stava malmenando la 16enne, per cercare di staccarlo da lei e aiutarla, ma non c’era riuscita perché il romeno era una furia. Intanto dei passanti avevano chiamato il 112 e sul posto è poi arrivata una pattuglia della polizia a sirene spiegate. Gli agenti hanno messo al sicuro le due minorenni, facendole salire a bordo dell’auto di servizio, poi hanno identificato i due ubriaconi che sono stati denunciati a piede libero. La querela è stata sporta anche dalla 16enne, accompagnata dal padre al Commissariato di polizia, il giorno dopo. In quella occasione la vittima, che aveva avuto anche delle perdite ematiche dalla bocca, per i pugni ricevuti, aveva detto di aver capito solo dopo il pericolo che aveva corso. Nel frattempo era stata visitata anche in ospedale dove le avevano refertato le fratture alla mandibola.