Aggressione Ancona, non gli dà i soldi: pestato. Ed è caccia all’assalitore

Torrette, un sedicenne picchiato da un ragazzo di colore che si è poi dileguato. La mamma denuncia: "Aiutatemi a trovarlo, è una cosa intollerabile"

I carabinieri indagano sulla vicenda

I carabinieri indagano sulla vicenda

Ancona, 12 maggio 2022 - Mattia era uscito col suo fido cane dopo pranzo, come tutti i pomeriggi, raggiungendo la piccola area verde di via Metauro, a Torrette, a due passi da dove vive con la famiglia. Una sgambata dalla zona dell’hotel Europa in direzione della scuola media, poi di nuovo a casa. Erano le 14.40 di martedì, quando quel giorno come tanti altri si è trasformato in un incubo per Mattia (nome di fantasia per tutelare il minore) perché è stato protagonista di una brutale aggressione. Un giovane straniero, infatti, lo ha puntato e gli si è avvicinato con fare minaccioso. "Dammi i soldi". "Non li ho", la risposta del ragazzo 16enne. L’altro, sui vent’anni, gli è andato faccia a faccia e lo ha colpito con un pugno allo zigomo per poi darsela a gambe.

Aggiornamento Aggressione Ancona: è caccia al picchiatore del sedicenne

Sotto choc, per fortuna non in gravi condizioni, ha fatto rientro nella sua abitazione raccontando tutto alla mamma. La donna si è precipitata in strada, per cercare di risalire all’autore del folle e incomprensibile gesto, ma purtroppo questi si era già dileguato. Ora alla donna, nota commerciante del quartiere, non resta che lanciare un appello attraverso il Carlino: "Aiutatemi a dare un volto a chi ha colpito con un cazzotto in faccia mio figlio". Lei si dice arrabbiata, piuttosto che impaurita, per un episodio privo di significato: "Francamente ancora faccio fatica a realizzare quanto accaduto – spiega –. Era uscito di casa per portare fuori il nostro cane e si è visto piombare addosso questo ragazzo di colore che subito ha iniziato a minacciarlo chiedendogli dei soldi, che mio figlio 16enne non aveva portato con sé". In un attimo però, quell’insistente richiesta di denaro è andata ben oltre i confini della razionalità: "Ovvero quando gli ha sferrato un violento pugno", continua la mamma nel racconto. "Era alto circa 1,85, vestito completamente di nero. Maglia a maniche corte, uno zaino nero in spalla, capelli corti e scuri". La donna vuole giustizia per suo figlio. "Quando è rientrato a casa tremava, aveva paura. Era davvero sconcertato. Gli verrà un ematoma, è molto possibile. Ma non dovrebbe avere nulla di rotto".

Assieme alla famiglia stanno meditando di sporgere denuncia alle autorità competenti, al momento contro ignoti. Per questo la donna si affida al buonsenso e alla collaborazione dei residenti di Torrette, chiedendo una mano: "Se qualcuno ha telecamere esterne che puntano su via Metauro ci faccia sapere, potrebbero essere utili per l’indagine – aggiunge lei –. O anche se qualcuno ha assistito alla scena, consumatasi in pieno giorno, ci avverta. A prescindere da chi sia stato, vorremmo trovarlo e capirne i motivi. È intollerabile che un ragazzo di sedici anni debba aver paura di uscire di casa perché può esserci qualche malintenzionato pronto ad aggredirlo". A maggior ragione in una zona residenziale e tranquilla.