"Aiutatemi a trovare una casa per Ameer"

De Luca, titolare di Sushi Corner, lancia un appello per il suo dipendente pakistano, rifugiato politico: "Gli chiudono le porte in faccia, è inaccettabile"

Migration

"Cerco casa in affitto per un mio dipendente". Antonio De Luca, 38enne imprenditore pesarese, dopo conoscenti, amici e agenzie immobiliari è ricorso ai social nella speranza che Ameer, rifugiato politico pakistano che da più di un anno fa parte dello staff di Sushi Corner, il ristorante di De Luca, possa trovare un’abitazione. "Un anno e mezzo si è presentato da me con un curriculum in mano – spiega – la prima cosa che ho fatto è stato chiamare l’ultima referenza che aveva nel cv, una pasticceria di Corinaldo che mi ha dato una referenza bellissima, dicendomi che si trattava di un ragazzo speciale, ma il lavoro era diminuito e loro facevano fatica a tenerlo". Per un anno e mezzo la sua famiglia sono stati i ragazzi della Comunità che lo ha ospitato: Ameer è un rifugiato politico, è scappato dalla guerra, ha attraversato il Pakistan a piedi, la sua è una storia difficile: "Non sa nemmeno se i suoi familiari sono vivi – afferma De Luca – lui è scappato dalla guerra e nonostante ne abbia viste di ogni, sorride sempre". Ameer ha un contratto a tempo indeterminato, ma molte persone diffidano del fatto che sia straniero: "Purtroppo è così – spiega – non appena viene specificato che si tratta di un giovane straniero le porte si chiudono, senza tenere conto che è praticamente impossibile trovare un appartamento in affitto in questo periodo, quando la gran parte delle case vuote vengono offerte per la stagione estiva". Il giovane si è integrato benissimo a Corinaldo dove ha svolto anche attività di volontariato con gli anziani in case di riposo: "La sera veniva a lavorare al ristorante – afferma – è assurdo che un ragazzo che ha voglia di fare debba essere penalizzato. Ho pensato di acquistare un appartamento io, perché ho anche altri giovani del mio staff che presto potrebbero avere bisogno di una sistemazione, ma i prezzi sono altissimi, fuori mercato". L’imprenditore ci ha messo la faccia, ha scritto un post sul profilo social del ristorante dove chiede aiuto per cercare casa ad Ameer: "Ci ha contattato una ragazza, al momento la sua è l’unica proposta concreta che abbiamo ottenuto – conclude – purtroppo la casa rimane in una frazione e Ameer non ha una macchina, proveremo se è fattibile con la bicicletta elettrica e vedremo se possiamo organizzarci in qualche modo". De Luca è sempre pronto a spendersi per i suoi dipendenti a cui ha donato 200 euro in busta paga per combattere il caro bollette. Per affrontare le difficoltà dovute alla pandemia aveva donato 10mila euro da dividere tra tutti i dipendenti.