"Al fianco dei sindaci che appoggiano Draghi Acquaroli bocciato"

"Sono perfettamente d’accordo con l’appello rivolto dai sindaci marchigiani al premier Draghi affinché resti alla guida del governo per portare a compimento il lavoro avviato in questi quasi due anni, a partire dalla messa a terra delle risorse contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fino all’approvazione delle riforme in discussione in Parlamento. Del resto i sindaci, sia di centrosinistra che di centrodestra, sanno benissimo che la fine anticipata della legislatura allontanerebbe le misure necessarie a fronteggiare la ripresa post pandemica, la crisi energetica che sta mettendo in ginocchio le nostre imprese e il contenimento dell’inflazione che falcidia salari e stipendi. E in fondo credo che lo sappia anche il presidente Acquaroli, nonostante la sua inopportuna e scomposta uscita volta quasi a mettere il bavaglio a chi, in una fase così incerta e cruciale per il futuro del nostro Paese, tenta di scongiurare una irresponsabile crisi di governo che porrebbe l’Italia intera sull’orlo del baratro. Il problema è che ancora una volta Acquaroli sceglie consapevolmente di sposare interessi di piccolo cabotaggio, quelli squisitamente politici di Fratelli d’Italia e di Giorgia Meloni, anteponendoli a quelli dei marchigiani che gli hanno votato la fiducia due anni fa. Dispiace davvero assistere a questo degrado della politica regionale, privata per l’ennesima volta della sua autonomia dalla segreteria nazionale di un partito che sa solo scommettere sul fallimento dell’Italia per mero calcolo elettorale".

Così il consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi commenta l’attacco del presidente Francesco Acquaroli al governo Draghi e ai sindaci marchigiani che hanno sottoscritto l’appello affinché la legislatura continui nei prossimi mesi. Mangialardi si rivolge poi agli ex sindaci che oggi fanno parte della maggioranza regionale. "A questo punto – afferma il consigliere dem – sarebbe importante che a contrastare questa pericolosa deriva, seguendo l’esempio del presidente del consiglio Dino Latini, facessero sentire per una volta la loro voce assessori e consiglieri regionali del centrodestra, molti dei quali hanno servito come sindaci le loro comunità e quindi sanno perfettamente di cosa si sta parlando. Mi rivolgo a loro, a Mirko Bilò, a Gianluca Pasqui, a Renzo Marinelli, ad Anna Menghi, a Giorgio Cancellieri, e perfino a Stefano Aguzzi e a Filippo Saltamartini: liberatevi dal giogo di Fratelli d’Italia, scegliete di mettere le Marche in cima alle vostre priorità".

Maurizio Mangialardi,

capogruppo regionale Pd