Una piccola bomba sociale nel cuore del quartiere Piano San Lazzaro, ma nessuno sembra accorgersene. Piazza d’Armi e le sue casette su un solo livello (con un paio di eccezioni, palazzine comunque al massimo di due piani) dove il degrado ha raggiunto e ormai superato qualsiasi limite. Una situazione fuori controllo sotto il profilo abitativo dove vivono famiglie fragili, nuclei con evidenti problematiche, ma dove l’amministrazione comunale, non da oggi certo, sta facendo poco per limitare i danni. Ieri siamo tornati al Piano e ci siamo focalizzati su quel gruppo di palazzine, altrettanti alloggi sociali che da anni l’amministrazione ha messo a disposizione. In tutto una trentina di piccolo edifici dove vivono alcune un centinaio di persone. Potrebbero essere di più, ma almeno una mezza dozzina di appartamenti, forse più, non sono abitabili, vuoi perché danneggiate da incendi, abbandonate, brutalizzate, mentre altre sono state poste sotto sequestro e gli infissi sigillati con delle lastre di ferro per evitare le intrusioni di senza fissa dimora. Tutto questo a due passi, anzi meno, dal mercato del Piano e dall’ex campo sportivo dove sono in corso i lavori per realizzare la nuova area commerciale (il cantiere è fermo in questi giorni a cavallo di Ferragosto, ma entro la fine del mese ripartirà). Entriamo un po’ più nel dettaglio. A un appartamento sono stati applicati i sigilli da parte della questura e la palazzina è contornata dai nastri bianchi e rossi per impedire l’accesso. Le pareti esterne annerite dal rogo lasciano immaginare cosa ci sia all’interno, fuori cumuli di arredi bruciati ammassati a terra, mobili divelti e giochi per bambini abbandonati. Una palazzina dove viveva una donna anziana ha porta e finestre murate con le placche d’acciaio perché continuava a essere preda di intrusioni. Le aiuole delle aree interne dell’agglomerato, che dovrebbero essere curate per dare un tocco di decoro, sono in stato di abbandono, il verde secco puntellato da piante infestanti. Una famiglia ha usato una delle piazzette pubbliche come luogo ideale per fare dei barbecue, con un bidone segato a metà per formare due bracieri per la carbonella. Ovunque sacchi neri abbandonati a terra da settimane, mesi, ma soprattutto rifiuti sparsi in ogni angolo dell’area, in particolare bottiglie di birra e alcolici, cartoni di vino. Scene imbarazzanti dove è ormai evidente che nessun servizio pubblico abbia messo mano. Servirebbe un drastico intervento di bonifica da rifiuti ed erbacce, una manutenzione ordinaria e straordinaria per riportare un decoro ormai smarrito e che si protrae da tempo immemore. Vivere in quelle condizioni non è dignitoso per alcuno. È bene precisare che la situazione in quell’angolo di città non è sfuggita di mano oggi o ieri, ma viene da lontano. In passato il Carlino ha più volte sottolineato lo stato di abbandono dell’area, ma una cosa è certa: ciò che abbiamo visto negli ultimi due giorni descrive un livello di disagio e di degrado mai raggiunto prima ed esprime un chiaro senso di abbandono sociale e istituzionale.
CronacaAl Piano una "bomba sociale". Palazzine murate anti intrusioni. Nella piazzetta si fanno i barbecue