Amina, dalle bombe che hanno distrutto la sua casa nella Striscia di Gaza alle cure del Salesi; dal dramma alla speranza di una ripresa dopo che le schegge di un ordigno bastardo le stava per strappare via la vita. La Protezione civile nazionale ha messo in moto le varie Cross regionali, tra cui quella delle Marche, che ha consentito di far uscire una serie di bambini feriti dalla Striscia per ricevere le migliori cure negli ospedali specializzati italiani, tra cui il nostro Salesi. La Cross delle Marche è stata coordinata dal dottor Mario Caroli, primario del pronto soccorso di Jesi, e oltre alla regia della Prefettura dorica hanno collaborato la Croce Rossa, la Caritas, la Protezione civile regionale, la Fondazione Salesi e soprattutto l’azienda ospedaliera universitaria delle Marche.
Amina (il nome è di fantasia), 8 anni di vita tribolata nel territorio forse più brutalizzato del mondo, adesso è curata e seguita amorevolmente dal personale sanitario dell’ospedale pediatruico-infantile di Ancona. Chirurghi ortopedici, infettivologi e chirurghi ricostruttivi dovranno mettere a posto una ferita bruttissima provocata dal frammento di una bomba caduta nella zona dove la bambina viveva con la sua famiglia. Il ferimento di Amina è avvenuto la settimana scorsa durante uno dei tanti raid israeliani all’interno del territorio sotto il controllo di Hamas. Quando l’attacco è iniziato Amina stava scappando proprio dalla sua casa, ma la deflagrazione di un ordigno, probabilmente un missile, ha prodotto una serie di schegge e una in particolare le ha colpito una gamba. Amina ha riportato ferite multiple molto profonde dal ginocchio fino alla caviglia. Portata in uno dei pochi ospedali attivi, al netto di tutte le difficoltà, in quel momento è partita la corsa contro il tempo per farla arrivare in Italia assieme ad altri bambini e bambine di Gaza feriti dagli attacchi militari di Tel Aviv che dal 7 ottobre 2023, giorno della brutale azione di Hamas in territorio israeliano, ha prodotto oltre 40mila vittime. Amina è stata portata al Cairo, stabilizzata e giovedì scorso è salita su un C-130 dell’aeronautica militare atterrato alle 19,40 all’aeroporto ‘Marconi’ di Bologna. Da lì il trasferimento d’urgenza al Salesi dove la bambina palestinese è arrivata poco prima della mezzanotte. Ad accompagnare Amina la madre, le tre sorelle di 14, 12 e 10 anni e il fratellino di 3 anni. La madre e i quattro figli sono ospitati in una casa di Loreto messa a disposizione dalla Caritas Diocesana dove resteranno tutto il tempo necessario per far sì che Amina recuperi la salute e la piena funzionalità dell’arto ferito. Serviranno tempi lunghi per cure e riabilitazione e tanta pazienza. A seguire questo duro periodo le cure e l’amore del personale del nostro ‘ospedaletto’, un’eccellenza assoluta.