Alessandra Galea è anche socialmente pericolosa. Lo psichiatra Luciano Secchiaroli, incaricato dalla gip Sonia Piermartini di valutare la capacità di intendere e di volere della 49enne, accusata dell’omicidio di Fausto Baldoni, lo ha chiarito ieri nel corso dell’incidente probatorio al tribunale di Ancona. Galea ha ucciso il coinquilino di casa, 63enne, suo amico, il 3 giugno scorso, nell’abitazione dell’uomoi a Fabriano. Lo avrebbe colpito con una lampada al sale per poi uscire di casa come se nulla fosse. Su istanza del difensore della donna, l’avvocato Franco Libori, e del pm Ruggiero Dicuonzo, è stata chiesta alla giudice la revoca del carcere di Galea e il trasferimento in una struttura sanitaria protetta, dove la 49enne potrà curarsi. Lo psichiatra Secchiaroli si era già pronunciato sull’incapacità di intendere e di volere della donna affetta "da schizzofrenia panaroidea" stabilendo anche una incapacità temporanea di stare a giudizio. Un quadro clinico che potrebbe portare ad una sospensione del processo limitatamente al periodo di cura. Sul suo trasferimento in una rems la giudice si è riservata di decidere nelle prossime ore. Galea ieri è stata tradotta in tribunale dalla polizia penitenziaria per prendere parte all’incidente probatorio. All’uscita dell’aula ha trovato uno dei suoi due figli che l’ha abbracciata e salutata.
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