Alla scoperta della città sotterranea

Viaggio nel passato sotto piazza Stamira e dietro la fonte del Calamo

Migration

Se cercate un po’ di fresco, e non avete voglia di andare al mare o di stare chiusi in casa con l’aria condizionata al massimo, oggi c’è un’affascinante alternativa. Sono le visite guidate all’Ancona sotterranea, che riprendono coinvolgendo le cisterne dietro la fonte del Calamo (più nota come fontana delle Tredici Cannelle) e sotto piazza Stamira. È noto che fin dall’inizio del quindicesimo secolo esistevano nel sottosuolo del capoluogo marchigiano opere idrauliche, probabilmente realizzate in epoche più remote per l’approvvigionamento idrico della città. Nella prima metà del diciannovesimo secolo furono avviati alcuni progetti per potenziare e migliorare il servizio di distribuzione dell’acqua e venne recuperata parte dell’antico acquedotto di Santa Margherita, distrutto dagli eventi bellici del 1799, probabilmente collegato ai cunicoli di capostazione rinvenuti alle falde del Monte Conero. Recenti indagini hanno permesso di rilevare e conoscere le reali dimensioni di questa imponente opera idraulica. Le visite all’Ancona sotterranea rappresentano un viaggio avvincente a ritroso nel tempo, vissuto nell’atmosfera misteriosa di silenziosi e oscuri cunicoli che si nascondono sotto la caotica città di superficie. È un’intricata rete sotterranea estesa per almeno tre chilometri, della quale ancora si conosce poco. Prenotazioni: 329-5462168; info www.anconasotterranea.it e www.facebook.comanconasotterranea.